🎙 La lunga intervista di Polonara: "La morte fa paura. Sento Pozzecco ogni giorno"
Le parole di Achille Polonara in una lunga intervista: il giocatore ha parlato della leucemia, del rapporto coi compagni e la famiglia e non solo

Sulla scoperta della malattia:
La febbre non andava via, ero debole, stanco, ma ho pensato fosse dovuto al momento stressante della stagione. Dalla vigilia di gara-3 contro Milano tutto è cambiato. Quel giorno ho effettuato gli esami e la Tac di controllo post tumore. Una prassi che ripeto con cadenza semestrale. E tutto era nella norma. Però alla sera in hotel la febbre non scende, è 38.1. Allora decido di chiamare il dottore della squadra che mi raggiunge in camera. In quel momento ammette che un valore degli esami era un po’ basso. Decidiamo di tornare a Bologna per accertamenti, così la mattina dopo riparto e mi ricoverano. Inizialmente sembrava fosse mononucleosi poi invece è arrivata la diagnosi che ora tutti sapete: leucemia mieloide.
Sul sostegno dei compagni della Virtus:
La squadra mi ha fatto visita prima di partire per gara-3 della finale, poi nel riscaldamento avevano tutti la maglia con il mio nome e numero. Nel dopo partita la video chiamata dagli spogliatoi. E poi il giorno dopo Belinelli, Pajola e Shengelia sono venuti a portarmi la Coppa in ospedale, a Bologna. E Toko mi ha consegnato il trofeo del miglior giocatore: “è tuo, sei tu l’mvp”. Sono stati giorni molto toccanti.

Sul suo ritorno in campo:
In questo momento non ci penso perché sono concentrato su quello che sto facendo qui, in Spagna. Non penso al campo, al pallone, agli allenamenti. Il mio obiettivo è tornare a una vita normale, poi se ci sarà il basket tanto meglio. Al momento non è una priorità. Dal 30 giugno si è concluso il mio contratto con la Virtus e ora devo pensare ad altro.
Sul mercato estivo…:
Da sempre il basket mercato mi incuriosisce. A maggior ragione ora che ho tempo per farlo. Leggo, guardo i siti, mi informo.
…della Virtus Bologna…:
Sta nascendo una squadra molto competitiva. Ci sono giovani interessanti ma anche giocatori d’esperienza. E poi un gruppo allenato da Dusko (Ivanovic, ndr) dà sempre qualcosa in più. Potrebbero togliersi belle soddisfazioni. La prima firma è stato Vildoza, giocatore che il coach conosce bene perché era con lui e con me a Vitoria quando abbiamo vinto il campionato spagnolo. Oltre a Niang, un prospetto Nba interessante. Certo, all’inizio per lui non sarà facile.
…e dell'Olimpia:
Ha la fortuna di avere un budget importante. Ogni anno riesce a rinforzarsi con giocatori forti. Brown ha esperienza, Guduric anche e poi è reduce dall’Eurolega appena vinta. Sotto canestro è arrivato Booker, con cui ho giocato al Fenerbahce. Sta nascendo una grandissima Milano.
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