Ecco le dichiarazioni di Roberto Donadoni, ex allenatore del Bologna, rilasciate a “Il Resto del Carlino”: “Milan-Bologna? Ho visto e apprezzato. Il Milan ha perso una grande occasione, il Bologna ha fatto la sua onesta partita. Non si è limitato ad aspettare i rossoneri e ha cercato sempre di ripartire, un punto meritatissimo. Dedicato a Mihajlovic? Quando si parla di salute il calcio diventa quasi irrilevante. A Sinisa auguro di uscirne vincitore. La reazione emotiva del gruppo si è vista contro il Milan, mi sarei stupito del contrario. Un Bologna così coraggioso non si vedeva da tempo? Vero. A volte ho la sensazione che dal Bologna ci si aspetti una posizione per cui non è attrezzato. Per far funzionare un club servono programmazione e unità d'intenti, gettare la croce addosso solo all'allenatore è sbagliato. Saputo? Per come l'ho conosciuto è una persona perbene e corretta, ma l'ideale sarebbe che fosse più presente a Casteldebole. Se dovessi tornare indietro un rimpianto ce l'ho, avrei voluto interloquire solo con lui, perché era la cosa giusta da fare. Il mio divorzio col Bologna nel maggio 2018? Quando parlavo di unità d'intenti all'interno di un gruppo, alludevo a un gruppo di persone che nelle difficoltà ti sostiene. Qualcuno, allora, restò in disparte. Ma è acqua passata. Arnautovic? Ha colpi che hanno in pochi. Forse se non gioca in una grande è perché in passato ha avuto qualche limite caratteriale”.



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