Roma-Bologna: i rossoblù sono davvero l’incubo delle big?
“Il Bologna sta facendo un ottimo campionato e i risultati fatti con le grandi dimostrano la forza del gruppo”.

Venezia-Bologna, che partita si aspetta?
“Il Venezia si giocherà molto per la salvezza. Il Bologna deve continuare la sua crescita, che sarebbe la conferma dei risultati ottenuti con le grandi. Deve farlo però anche con le piccole, quindi anche col Venezia”.

Facendo un bilancio della stagione del Bologna, chi l’ha stupita maggiormente e chi meno?
“Quando i risultati sono ottimi il merito è di tutta la squadra. Se devo sceglierne uno dico Arnautovic, che ha dimostrato di essere un livello superiore rispetto agli altri, con tutto il rispetto per i giocatori del Bologna. Lui ha dimostrato qualcosa di più però il merito dei risultati è comunque di tutti e nessuno mi ha particolarmente deluso. Oltre a Marko, che è il giocatore con più talento, anche Medel sta facendo una stagione importantissima”.

Come giudica il cambio allenatore nel Venezia arrivato a fine campionato?
“Zanetti ha lavorato benissimo e ha fatto il massimo, ma è sempre l’allenatore che paga. Magari la scelta è data dal bisogno di togliere ai giocatori ogni tipo di alibi, responsabilizzarli e cercare di cambiare il finale di stagione”.

Si parla di un calcio dove non c’è più riconoscenza per il lavoro svolto dagli allenatori, allora Zanetti rientra in questa tremenda frase?
“Purtroppo, nel calcio è accaduto sempre questo e alla fine sarà il risultato finale a decidere se la scelta sia stata giusta o meno”.

Eppure la squadra era partita bene, ma poi qualcosa si è inceppato.
“Il Venezia è partito con l’entusiasmo giusto, partendo dai playoff di serie B vinti e facendo anche qualche buon risultato. L’obiettivo era la salvezza e per diverso tempo è stato sopra la zona retrocessione, ma poi alla fine qualche sconfitta di troppo, anche immeritata, episodi girati male come la partita col Verona, dove vincevano 3-0 e poi perso 3-4, probabilmente in quel momento è cambiato qualcosa. I risultati sono venuti meno. I giocatori hanno perso le loro qualità e hanno incontrato diverse difficoltà che fino a quel momento avevano superato”.

Sdrammatizzando, forse sarebbe servito un gol allo scadere, come il suo in quel Bologna-Lecce.
“Eh…Sono gli episodi che possono cambiare una stagione”.

Unica stagione in rossoblù, ma un ricordo indelebile lasciato nel cuore dei tifosi, gol al Lecce a parte. Chi era Sergio Volpi?
“Era un giocatore del Bologna che ha sempre cercato di dare il massimo. Per fortuna mi capitò quell’occasione che valse tre punti importanti per la salvezza”.

Il suo allenatore era Mihajlovic, che rapporto aveva con lui?
“Un buon rapporto. Era un allenatore preparatissimo. Ha sempre cercato di darci una mentalità forte e vincente. Lui era all’inizio della carriera e con il suo arrivo facemmo anche bene. Capitò una partita molto particolare con il Siena dove perdemmo un po’ di fiducia e da lì cambiò qualcosa. Fortunatamente poi alla fine ottenemmo la salvezza. Mihajlovic rimane comunque un allenatore molto preparato, sà quello che vuole e riesce sempre a tirare fuori il massimo dai suoi giocatori”.


GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH DI ANDATA


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