Nella giornata di ieri si è tenuto un importante incontro tra i vertici della dirigenza del Bologna e l’agente di Ciro Immobile.

Nel frattempo, Marco Di Vaio, direttore sportivo rossoblù, era l’ospite d’onore del trofeo di Rastignano e il Resto del Carlino ha ripreso le sue parole per l’occasione. Di Vaio ha raccontato delle strategie del club, della vittoria della Coppa Italia e, soprattutto, ha lanciato un messaggio chiaro al bomber ex Lazio.

Come è diventato dirigente?

La carriera di Marco Di Vaio come team manager del Bologna inizia nel 2015, ma Saputo aveva già mosso i primi passi per averlo nel suo team.

Joey era venuto a Bologna tre anni prima per convincermi a chiudere la carriera da calciatore a Montreal. lo ero un po’ scettico ma dopo averci parlato ho trovato una persona molto umana e con una visione ben chiara

L’importanza dello scouting

Il Bologna continua a scoprire talenti e Di Vaio ha voluto svelare il segreto del progetto rossoblù:

Li studiamo per mesi, sia con i video che dal vivo, se serve anche per anni

La Coppa Italia

La vittoria in Coppa Italia è stata un'emozione molto intensa, forse la più bella della mia carriera

Il Bologna festeggia la Coppa Italia
Il Bologna festeggia la Coppa Italia (Photo by Marco Rosi/Getty Images Via OneFootball)

Sono due i trofei che puoi vincere in Italia, lo scudetto e la Coppa Italia. In campionato la forza economica di un club oggi è più importante delle idee.

La Coppa Italia invece per un club come il Bologna è il massimo: averla portata a casa è stato un sogno

Il messaggio a Immobile

Se un calciatore o chi gli sta intorno, sceglie noi principalmente per i soldi non è adatto a questo club. Se invece vede nel progetto Bologna la possibilità di fare uno step per crescere allora fa al caso nostro.

Per budget e forza economica del club non possiamo permetterci certi calciatori. Quando un calciatore raggiunge un determinato tetto salariale non fa più parte del nostro progetto

Ciro Immobile
Ciro Immobile (Photo by Ahmad Mora/Getty Images Via OneFootball)

Infine Di Vaio avvisa Immobile: nessuno è più importante del gruppo.

Chi vuole venire a Bologna deve ridursi l’ingaggio, perché da noi deve calarsi nel contesto di uno spogliatoio che ha degli equilibri. Se ci sono calciatori che giocano tutte le partite e guadagnano un terzo di quello che guadagna lui, è un disequilibrio che alla lunga non regge

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