“Oh regaz ma alle 17 non sarà tardi partire? E se poi troviamo traffico e code? Ma nooooo dai cosa vuoi che capiti??? Ad esempio di sbagliare strada per il parcheggio ospiti…”. Comincia così Atalanta–Bologna, un martedì qualsiasi… o no? NO, il 4 febbraio 2025 consegna i rossoblù alla propria storia. La Italiano’s band compie “l’impresa”.
Con il gol di Castro (quando avrai 52 anni vedrai che cadere sui gradoni avrà tutto un altro sapore) il BFC batte l’Atalanta, sbanca Bergamo e approda alle semifinali di Coppa Italia dopo 26 anni (appunto “nel mezzo del cammin di nostra vita” di chi scrive).
I regaz aggiungono un ulteriore step di crescita, perché questo Bologna a differenza di quello già consolidato del 1999, sembra all’inizio di un percorso che ad oggi sembra difficile pronosticare dove potrà portarti, lontano sicuramente, ma quanto è proprio difficile ipotizzarlo.
Lo ha immaginato sapete chi? I 1300 supporters, incessante il loro sostegno per 90 minuti, giunti al Gewiss Stadium per assistere a questa gara che non ha avuto nulla da invidiare ad una partita di Champions.
Grazie anche all’arbitraggio di Marinelli, il gioco è corso via veloce mentre le squadre ribattevano colpo su colpo gli attacchi dell’avversario con intensità, impegnando i portieri o sfiorando i legni in più occasioni. Alla fine la vinciamo noi, il gol di Castro al minuto 79 spezza in maniera incontrovertibile l’equilibrio in campo.
Malgrado il vantaggio i regaz di Vincenzo Italiano non abbassano il baricentro e con Lucumi e Beukema che, a turno, stazionano all’altezza della trequarti offensiva schermando il primo possesso palla degli orobici, non rischiando più nulla o quasi fino al 5’ di recupero, quando arriva il fischio finale.
Il popolo rossoblù può liberarsi dalla tensione ed esplodere in una festa che coinvolge anche squadra, dirigenti e Presidente. Non sarà l’Andrea Costa versione casalinga, ma quanto è bella!!!!
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