Critiche a Doveri nel post Bologna-Juventus: la 'gelida' stretta di mano di Joey Saputo
Sotto la lente di ingrandimento la prestazione, giudicata dai molti negativa, del fischietto della sezione di Roma domenica sera al Dall'Ara

Rumore, tanto rumore, quello emesso dallo stadio Renato Dall'Ara in diverse occasioni della sfida tra Bologna e Juventus, disputatasi domenica sera.
Una partita tutto sommato equilibrata, con occasioni da una parte e dall'altra: bianconeri più pericolosi nel primo tempo, rossoblù che hanno alzato livello e intensità nel secondo, pareggiando i conti.
Un 1-1 che non fa gioire ma nemmeno disperare nessuna delle due squadre: la vittoria o la sconfitta sarebbero state invece determinanti.
Sotto accusa la prestazione dell'arbitro, Daniele Doveri, contestato per alcune scelte poco gradite, soprattuto dal pubblico felsineo.
Le critiche a Doveri

Tre in particolare gli episodi cruciali: il mancato fischio sul contatto McKennie-Freuler in area di rigore, il tocco di mano di Savona rimasto impunito, un giallo a Cambiaso non sventolato dopo un fallo su Orsolini.
Sponda Juve, viene invece denunciato un possibile rigore su Kolo Muani, in un'azione concitata, terminata con il mancato tap-in da parte di Alberto Costa.
Luca Marelli si è esposto così sul possibile penalty per i rossoblù:
A mio parere è rigore. McKennie sbaglia completamente l'intervento e trova solo la gamba sinistra di Freuler, che ha diritto ad allargarla perché arriva in vantaggio.
Oltre alle sue parole, La Repubblica ha riportato anche quelle, di avviso opposto, di un altro ex arbitro, Gianpaolo Calvarese:
Entrambi i giocatori vogliono arrivare sul pallone ma nessuno è in vantaggio. McKennie prova a prendere la palla mentre Freuler allarga la gamba solo per farsi colpire dall'avversario: lo scontro c'è ma non è falloso.
La risposta di Saputo e del club
Avvistato e inquadrato nel corso della gara, il presidente del Bologna Joey Saputo era presente allo stadio ad assistere alla gara maggiormente sentita dal popolo rossoblù.

Al termine del match, non è passato inosservato il saluto “freddo” riservato al direttore di gara: Il Resto del Carlino lo descrive come
Una stretta di mano almeno altrettanto gelida, accompagnata da un gesto del braccio che sapeva tanto di volontà di un brusco congedo.
Nonostante l'evidente disappunto, resta ben chiara la posizione del numero uno canadese: zero polemiche e testa solo al campo.
Non sono emersi, infatti, comunicati o prese di posizione ufficiali da parte del club dopo la gara valida per la 35esima giornata di Serie A.
L'obiettivo è quello di restare in linea con l'atteggiamento improntato dal presidente, in modo da concentrare le attenzioni solo ed esclusivamente sul terreno di gioco, vero giudice del destino emiliano.
Le prossime gare saranno di importanza capitale.
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