Sono giorni di frenesia per giocatori e tifosi del Bologna.
La squadra di Italiano, dopo il fastidioso pareggio contro lâAtalanta, può ufficialmente prestare tutta la sua attenzione alla gara di domani al Liverpool.
Nonostante questa tanto agognata trasferta fosse già nella testa di tutti da piÚ di un mese a questa parte, adesso è finalmente concesso dichiarare di dovere puntare con convinzione alla clamorosa ipotesi di sbancare Anfield.
Sognare non è vietato, tantomeno esaltarsi: i tifosi felsinei hanno fatto e stanno facendo salti mortali per essere presenti allo stadio, tra costi improponibili e scali aerei degni di unâodissea.
Tra le tremila anime rossoblĂš che domani presenzieranno in Inghilterra, ci sarĂ anche Enrico Brizzi, celebre scrittore bolognese.
In unâintervista a La Gazzetta dello Sport ha avuto modo di esprimere tutto il suo tifo e le sue aspettative in merito al big match di Champions League.
Entrare ad Anfield sarĂ un poâ come entrare in un tempio, un palazzo nobiliare, un castello. Lo stadio del Liverpool lâho visto in passato: in visita guidata. Poter vedere giocare il Bologna lĂŹ dentro, beh, non solo ha i contorni del sogno sognabile ma anche lâidea che mai avresti pensato di poter realizzare nella tua vita. Invece è tutto vero, succederĂ .
Se per caso mi materializzassi dentro lo spogliatoio del Bologna unâora prima della partita, beh, direi a tutti di credere nel poter avere e mantenere la mente fredda. Direi ai ragazzi di andare col cuore leggero: in fondo non abbiamo nulla da perdere, il Liverpool è uno squadrone, e anche capolista in Premier, quindi proprio per tutto questo servirĂ pensare, andare con calma, con la sana leggerezza di chi può giocarsi una partitona con lâidea di viverla al meglio. Alla grande, se possibile.
Direi âFacciamo quel che sappiamo fareâ. Con molta semplicitĂ . E direi di guardare nel punto giusto a un certo punto. Qualsiasi cantante o direttore dâorchestra che va per la prima volta a fare un concerto chessò⌠a Wembley o in un grande teatro, vive forzatamente un momento di smarrimento guardandosi intorno appena entra. E quando tutto lo stadio canterĂ âYouâll never walk aloneâ, beh, che lo si ascolti tutto, che si recepisca la bellezza storica di quel momento, ma subito dopo stop, basta, come una cosa che dai per scontato che accadrĂ ma un attimo dopo devi mirare altro: gli occhi dei giocatori dovranno andare lĂŹ, al nostro settore.
Il primo è Santi. Santiago Castro, sperando che stia ber dopo la botta presa contro lâAtalanta. Ă un âcinnoâ (bambino, ndr) elettrico, esplosivo, sa giocare e ha una rabbia addosso trascinante. Per lâaltro scelgo Orso, Orsolini: spero che si trasformi in Salah. Un volta nella vita può accadere, magari ad Anfield ci vai proprio una volta nella tua esistenza. Si gioca per la leggenda. Qui e ora.
LEGGI ANCHE: Parla lâex Liverpool: âPer il Bologna sarĂ dura, ma ItalianoâŚâ
Dopo la crescita dell'argentino e lo svizzero, Italiano ci riproverĂ con Cambiaghi e Rowe Il…
Bologna, i rossoblĂš contro il Milan sono stati protagonisti di una prestazione molto sottotono, soprattutto…
Le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina, il numero uno della federazione ai microfoni…
La sconfitta contro il Torino ha portato alla Roma anche l'infortunio dell'argentino. E in questi…
Il tecnico portoghese potrebbe presto ritornare nel nostro campionato. E spunta anche la data della…
Il Bologna in crisi del gol: appena una (di Orsolini) in tre giornate. Cedere i…