Il presidente dell'Academy Fortitudo Umberto Arletti ha rilasciato un'intervista a Il Resto del Carlino Bologna. Di seguito le sue parole sui progressi in Academy, su Caja e sul lavoro societario.

Sulla soddisfazione del lavoro all'Academy Fortitudo:

Molto, sono stati due anni di attività importanti per noi. Ci siamo dati l’obiettivo di strutturarci, partendo da una identità territoriale e muovendoci nelle strutture che ci permettano di migliorare la nostra attività. Gli obiettivi sono arrivati grazie alla stretta collaborazione con Sg Fortitudo e Salus che ci permettono di allenare i gruppi in impianti ben organizzati, guidati da ottime figure tecniche. Ovvio questo è solo un inizio, sono fortemente convinto che l’attività giovanile non va fatta di corsa, ma seguendo la logica dei piccoli passi facendone sempre uno avanti; guardiamo al futuro con nuovo ottimismo.

Sui progetti futuri dell'Academy:

Quest’anno verrà aperta una nuova foresteria, vicino al PalaDozza in grado di ospitare cinque ragazzi. La foresteria sarà uno strumento importante, un primo step per ospitare, ma anche per valutare giovani interessanti che sposano o sposeranno il nostro progetto. Ci stiamo strutturando per questo anche a livello organizzativo e tecnico. A guidare lo staff c’è Roberto Breveglieri, con lui un gruppo di lavoro con tante figure importanti da Matteo Franceschini e Davide Castrianni al preparatore atletico Nicola Simoni solo per citarne alcune.

Sugli impegni come Academy (U15, U17, 19 Eccellenza):

La collaborazione tecnica con le altre società sono fondamentali per il reclutamento ma anche per la crescita dei ragazzi e del movimento.

Sulla Fortitudo della prossima stagione:

Abbiamo chiuso il mercato al 10 luglio, conferma che quest’anno non abbiamo dovuto rincorrere, facendo delle scelte ben precise. Credo che la nostra sia una squadra che ha le caratteristiche per potere essere molto competitiva in un campionato che si annuncia difficile quanto equilibrato.

Sulle avversarie in A2 e il roster costruito da dirigenza e Caja:

Ci sono squadre che hanno speso tanto prendendo giocatori importanti, il nostro è stato un mercato che si discosta un po’ da questo, la nostra rosa ha l’impronta di Caja e si vede, ma sono convinto che possiamo fare bene. Non vedo l’ora di vedere la squadra in campo. Il risultato di una prestazione non è mai solo la somma dei singoli valori. Mi spiego, forse ci sono squadre che sulla carta hanno giocatori più forti, ma l’unione del gruppo, la forza del concetto di squadra va oltre ai singoli valori, basta guarda due anni fa quando arrivammo in finale a un passo della serie A e ce la giocammo alla pari con la favorita Trapani. Guidata da Caja in panchina questa è una squadra che sarà protagonista.

Attilio Caja
Attilio Caja in gara 2 contro Treviglio (ph. Valentino Orsini)

Sul lavoro dal punto di vista societario:

Le dinamiche delle società sportive non sono sempre semplici da gestire, visto che sono fatte da persone che hanno punti di vista e interessi diversi. Devo dire che come Sporting stiamo dando continuità e grandissima costanza, senza perdere mai di vista obiettivo di solidità e continuità di azioni. Ci sono stati spostamenti di quote, ma la guida di Stefano Tedeschi e la presenza di soci come Matteo Gentilini hanno dato grande solida e concretezza alla Fortitudo.

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