Al Dall’Ara, al termine del pareggio della settima giornata della Serie A 2024/25 tra Bologna e Parma (0-0 il risultato finale), è intervenuto Fabio Pecchia. Il tecnico dei crociati ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
Abbiamo fatto una grande partita. Nel primo tempo abbiamo creato molto, arrivando tre volte a tu per tu con il portiere. Abbiamo subito un po’ sulle palle inattive ma quello lo sapevamo perché il Bologna ha una maggiore struttura fisica. La squadra ha cambiato registro dopo l’espulsione ma ci siamo difesi con molto ordine e nel finale potevamo sviluppare in maniera diversa qualche ripartenza. Abbiamo giocato in uno stadio bello, con una cornice fantastica: i miei volevano essere protagonisti e lo sono stati.
Ogni partita dobbiamo mettere qualcosa in più, il nostro obiettivo è in linea con quello che deve essere il campionato del Parma. Alcune partite le avevamo in mano e sono scivolate via per troppi errori commessi, ma la squadra ha mantenuto sempre l’atteggiamento giusto andando alla ricerca del gol. Quando riprenderemo il campionato avremo qualche mattone in più per affrontare le difficoltà perché questo pareggio in inferiorità numerica è stata un bel banco di prova. Coulibaly ha fatto una grandissima partita, ci ha dato possibilità di allungare la squadra e attaccare la profondità . Rosso? Le valutazioni non devo farle io da esterno ma l’arbitro dal campo perché è il suo ruolo.
Non voglio parlare sempre dei numeri: sono importanti, bisogna interpretarli, dargli il giusto valore ma siamo in linea con il livello della Serie A. Guardiamo quante squadre hanno subito più di 10 reti da inizio stagione. La differenza reti è dalla nostra parte perché abbiamo segnato molto. La Serie A è questo e ci deve servire per continuare il processo di adattamento ad un campionato diverso da quello che abbiamo vissuto lo scorso anno. La squadra si è difesa bene, chiaramente quando arrivano tutte quelle palle e si crea volume in area le difficoltà aumentano ma ci siamo difesi con diligenza.
Almquist ha avuto la febbre, era in panchina ma non era nelle condizioni di darci una mano. Un peccato perché nelle ultime partite era entrato bene e oggi poteva essere un’arma in corsa.
Dovevamo continuare a ricercare la via del gol tra le linee ed essere verticali, perché loro venivano uomo su uomo. Dopo 5 minuti dall’inizio della ripresa è cambiato tutto, ma Del Prato e Balogh hanno pulito l’area sempre con molto ordine. Non abbiamo subito grandi cose, c’era volume ma ci siamo difesi bene.
Lo gestisco come faccio con tutti gli altri: con pazienza, fiducia, dandogli tempo. Con tutti devo avere lo stesso approccio perché sono giovanissimi, devo dargli fiducia e dargli il tempo di commettere degli errori e poi valutare il loro percorso di crescita.
Non l’ho fatto di proposito. Ero in trans agonistica e non mi sono reso conto di averlo ostacolato. Tuttavia la valuterò come giocata per il futuro così da poter essere il dodicesimo uomo in campo, anzi l’undicesimo (ride, ndr).
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