Nell’ultima vittoria interna contro l’Atalanta che risale al dicembre 2019, il Bologna decise quella sera di puntare su Barrow. Musa arrivò nel club rossoblù a gennaio 2020 e nonostante il Covid spezzò quel campionato, il gambiano mise a segno 9 gol in 18 presenze. L’anno successivo, con numeri più discreti, 8 marcature e 9 assist. Questa stagione invece si sta rivelando più un flop che una consacrazione per il giocatore, perché dal 24 ottobre ha messo a segno una sola rete, nella sconfitta interna del 5 dicembre per 3-2 contro la Fiorentina. Il classe 98 non ha mai avuto un digiuno così lungo da quando è a Bologna e tra le altre, Walter Sabatini lo definì una “bomba inesplosa”. Eppure, a oggi il giocatore risulta l’investimento più alto della gestione Saputo: 19 milioni di euro. Numeri che fanno riflettere, per un ragazzo che aveva iniziato la stagione con l’handicap del Covid contratto e la difficoltà di rientrare ai pieni ritmi di una partita. Poi i gol, il digiuno e una Coppa d’Africa che sembrava perfetta per rilanciarlo, ma al suo ritorno in Italia non ha mai punto. Nella conferenza stampa della vigilia di Bologna-Torino, Mihajlovic disse: “Lui è un ragazzo d’oro, è il primo a starci male quando non si esprime come sa, ma ci aspettiamo di più da lui”. A riferirlo è l’edizione odierna del “Corriere di Bologna”.
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