Dopo quasi un mese dall'ultima volta il Bologna torna a perdere in campionato. Due vittorie consecutive contro Sampdoria e Inter avevano infatti rilanciato ulteriormente, nelle ultime settimane, le aspirazioni europee della truppa di Thiago Motta. Si tratta della seconda sconfitta in trasferta del 2023. L'ultima, infatti, era risalente al 4 gennaio scorso nel primo match post Mondiale giocato sul campo della Roma. Oltre due mesi, dunque, di imbattibilità esterna, a dimostrazione delle capacità di un Bologna di riuscire a portare a casa punti anche al di fuori delle mura amiche. 
Il successo del Torino apre ulteriormente il ventaglio delle candidate al settimo posto, attualmente fermo a quota 35 punti. Sabato sera ci sarà la Lazio al Dall'Ara, in un'altra partita non del tutto semplice, anzi, considerando anche l'ottimo momento dei biancocelesti che potrebbero però risentire anche delle fatiche europee.

LE FORMAZIONI

Thiago Motta, come di consueto, ha puntato sul 1-4-2-3-1 visto nelle scorse partite e che sta dando ottime garanzie. L'unico cambiamento è stato in mezzo al campo con Moro a sostituire lo squalificato Dominguez. Per il resto Skorupski tra i pali; difesa composta da Posch, Lucumì, Sosa e Cambiaso . Schouten e, appunto, Moro in mediana a dare supporto al trio Orsolini-Ferguson-Soriano che hanno agito dietro all'unica punta Musa Barrow.

1-3-4-2-1 è stato invece il modulo di Ivan Juric. Anche il tecnico croato ha cambiato il meno possibile rispetto alla partita persa contro la Juventus. Ecco quindi Milinkovic-Savic in porta. Djidji, Schuurs e Buongiorno in difesa. Singo e Rodriguez hanno agito sulle corsie laterali con il supporto centrale di Linetty e Ilic. Tridente di corsa e fantasia con Miranchuk, Karamoh e Sanabria.

LA PARTITA

Fin dai primi minuti il Bologna ha dimostrato di aver approcciato male la partita. Come spiegato anche nelle precedenti analisi, uno dei punti di forza della squadra di Thiago Motta è sempre stata la volontà di azzannare gli avversari sin dai primi istanti di gioco. Ieri sera questo aspetto non si è visto, anzi. Il Torino ha dimostrato di essere subito sul pezzo, muovendo molto bene la sfera da sinistra a destra, con maggiore aggressività sulle seconde palle e sovrapposizioni puntuali degli esterni di centrocampo. 

Nell'IMMAGINE 1 si vede proprio una delle difficoltà avute dal Bologna ieri sera, soprattutto nel primo tempo. Grande pressione sul portatore di palla, ma scarsa copertura del campo. Il Torino ha infatti spesso mosso palla in maniera piuttosto precisa, facendo saltare le marcature avversarie, proprio come in questo caso: Karamoh si è liberato da 3 giocatori avversari e ha servito con un passaggio orizzontale Linetty che, indisturbato, ha potuto contribuire a dare un ulteriore sviluppo al gioco andando a orientarsi sull'altro lato del campo, decisamente più sguarnito e libero. 

IMMAGINE 1 - La pressione del Bologna che però copre male il campo e il Torino, con qualità, sviluppa bene gioco da sinista a destra

Il Torino ha poi continuato ad insistere lavorando con grande intensità sui suoi principi di gioco. Tra questi rientra anche l'attacco diretto col rilancio del portiere verso le punte per vincere i duelli. Anche da questi aspetti è stato evidente l'atteggiamento passivo dei ragazzi di Thiago Motta, spesso in ritardo e poco decisi nel voler entrare in possesso del pallone.

Anche sul gol del 1-0, che ha poi deciso la partita, il Bologna è stato troppo molle. I ‘Granata’ hanno infatti sfondato sulla sinistra, portando una costante parità o superiorità numerica posizionale. Come vediamo nell'IMMAGINE 2 i rossoblu si sono fatti trovare impreparati sul lato palla. Il Toro ha quindi sfruttato molto bene le rotazioni con l'esterno sinistro di centrocampo, il mediano Ilic e il dinamico Karamoh. Moro è stato lento ad assorbire il movimento in profondità degli avversari e quindi il Torino ha sfondato su quella corsia senza troppi problemi.

IMMAGINE 2 - Il Torino ha spesso sfondato sulla corsia di sinistra sfruttando la superiorità posizionale

Sul successivo cross di Ilic, molto bravo nel prendere il fondo del campo, Sanabria si è poi appoggiato su Karamoh che, troppo indisturbato, ha potuto ricevere palla, fare svariati tocchi e concludere in rete battendo Skorupski (IMMAGINE 3). Più che errori tattici, in area di rigore, si può parlare di disattenzione e mancanza di cattiveria. In quelle zone di campo, infatti, con la difesa schierata non si può concedere spazio e tempo di giocata all'avversario. Tutti questi segnali hanno evidenziato la serata storta del Bologna, probabilmente anche un po' stanco da un punto di vista mentale.

IMMAGINE 3 - Lo sviluppo sulla sinistra che ha poi portato al gol del Torino: troppo molle la difesa del Bologna in questa situazione

Il Bologna non è poi stato in grado di reagire al gol dello svantaggio, chiudendo la prima frazione praticamente senza creare squilli di nessun genere.
Nel secondo tempo qualcosa di meglio si è visto, ma nel complesso troppo poco Bologna e troppa poca intensità: una squadra irriconoscibile rispetto a quella ammirata nelle ultime settimane. 

Il calcio del Torino, orientato ad una marcatura uomo su uomo a tutto campo, ha fatto la differenza. I rossoblu non sono mai riusciti a vincere un duello e quando affronti una formazione con questo sistema di gioco diventa di fondamentale importanza indirizzare la partita cercando di vincere il più possibile gli uno contro uno. 

Il primo vero affondo del Bologna è arrivato poco dopo il 50esimo, quando un veloce scambio sulla corsia di destra ha permesso a Posch di trovare una buona traccia in verticale per Moro che ha rotto la linea di pressione del Torino. Da lì in avanti l'azione si è sviluppata bene, proseguendo sulla sinistra e terminando nuovamente sulla destra col cross verso Barrow e la sua successiva conclusione in porta (IMMAGINE 4).

IMMAGINE 4 - Una delle uniche poche uscite buone del Bologna che ha scardinato il sistema di gioco avversario

Il Bologna ha poi provato qualche timido aggiustamento, con Motta che ha sostituito Soriano e inserito Zirkzee. Barrow è quindi passato sulla corsia di sinistra per dare maggiore gamba e dribbling, mentre l'olandese ha preso posto come attaccante centrale. 

Nel secondo tempo i rossoblu hanno sicuramente migliorato nella qualità tecnica del giro palla, sfruttando probabilmente anche un calo fisico del Torino. Zirzkee ha dato maggior peso centralmente e il suo lavoro spalle alla porta ha cominciato a dare frutti interessanti. Come vediamo nell'IMMAGINE 5, infatti, il Bologna ha costruito molto bene sfruttando il concetto di ‘palla avanti-palla indietro’, con Posch che era andato a servire proprio Zirkzee tra le linee; il classe ‘01 si è poi appoggiato su Moro che, a sua volta, ha imbucato per l’attacco in profondità di Orsolini. Il numero 7 non è poi riuscito a concludere in maniera pulita a causa dell'intervento decisivo di ritorno di Schuurs. 

IMMAGINE 5 - ‘Palla avanti-palla indietro' e il Bologna crea i presupposti per un'azione da gol molto interessante

Nel complesso, però, troppo poco quanto fatto vedere nel match di ieri sera, con un Torino che ha meritato la vittoria. Della trasferta in terra 'Granata' resta sicuramente il secondo tempo abbastanza positivo, ma all'opposto c'è da dimenticare la prima frazione, giocata in maniera altamente negativa dai rossoblu. C'è inoltre da ritrovare Marko Arnautovic, ieri disponibile ma non schierato da Thiago Motta per scelta tecnica. Il pensiero va quindi subito a lui e alle sue qualità: un giocatore del suo livello e della sua esperienza, in una partita così complicata, avrebbe comunque potuto dire la sua. Qualcosa si è rotto nel rapporto con l'ex tecnico dello Spezia? Chissà, ma Arna deve essere il punto di riferimento offensivo di questo Bologna, troppo importante sia in zona gol che nel rifinire l'azione. Chissà che Motta non l'abbia finalmente capito, magari già a partire dal match di sabato contro la Lazio.

Credit photo: Wyscout

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