Il direttore dell’area tecnica del Bologna, Giovanni Sartori, ha parlato ai microfoni di Sportitalia della trattativa legata a Mats Hummels e delle varie opzioni sul mercato per la squadra rossoblù.
Un po’ di speranza c’era di poter migliorare il nono posto dell’anno precedente. Per dire, arrivare settimi per noi sarebbe stato veramente un grandissimo successo. Si è lavorato in quella direzione, poi si sono incastrate talmente bene una serie di cose… dai nuovi acquisti, alla vecchia guardia, al miglioramento del lavoro dello staff tecnico, che ha fatto un grandissimo lavoro. Facendo crescere i giocatori, crescendo loro stessi e facendo crescere anche la società, che alla fine ha fatto un ottimo lavoro mettendo a disposizione del tecnico dei buoni giocatori che alla fine si sono dimostrati ottimi.
Quella di Hummels è una trattativa, non è l’unica, ce ne sono altre che teniamo aperte. Per andare a prendere un giocatore bisogna trattarne diverse. Tutti sanno che abbiamo avuto un contatto tempo addietro, ora stiamo valutando quello che offre il mercato. Abbiamo trattato e trattiamo anche altri. Quando arriverà una risposta da una delle prime 3 scelte procederemo, che sia Hummels o che sia uno degli altri. Abbiamo fatto la scrematura del lavoro arrivando a questi 3 nomi: il primo che ci dirà di sì verrà preso.
Vi ringrazio, ma non sono fra i migliori, mi piace fare il mio lavoro con grande amore e passione. Detto questo i mercati sono ormai globalizzati, di giocatori se ne possono trovare ovunque perché alcuni campionati sono cresciuti tantissimo, lo vedi anche a livello di Nazionali. Ci sono Paesi che offrono buone opportunità. Anche noi vorremmo puntare sui giovani italiani, ma purtroppo e lo dico con grande dispiacere, i giovani italiani sono fuori mercato. Allora necessariamente si è costretti a virare sugli stranieri. Che per qualità/prezzo e salario ti danno qualcosa in più a livello tecnico ed economico, dando l’opportunità di essere concorrenziali.
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Purtroppo per lui c’era la doppia clausola che coinvolgeva il Bayern Monaco, quindi siamo stati spettatori. Secondo me ci hanno provato in tanti, ma alla fine non sappiamo realmente come siano andate le cose. Sono arrivati all’ultimo momento i dirigenti del Manchester United che ci hanno scritto che avrebbero fatto valere la clausola e da lì siamo partiti con i documenti. Grandi retroscena non ce ne sono perché tutta questa cosa della clausola è figlia del momento in cui è stato chiuso il suo acquisto, nell’ultimo giorno del mercato, dove abbiamo dovuto accettare ogni clausola. Perché se fosse saltato lui non avremmo avuto altri in mano. Come in tanti casi a volte sei incudine, altre martello.
Ha fatto un buon campionato da noi. Si aspettava di essere determinante, di risolvere fin da subito lui tutte le problematiche del Bologna. E’ stato un gesto di grande responsabilità, poi è stato bravo Motta che piano piano glielo ha spiegato e via via si è calato perfettamente capendo cosa doveva fare. Non è stato riscattato per motivi soprattutto economici, è un ragazzo meritevole, ci stava bene nel Bologna. Nel Milan secondo me ci può stare nella rosa, poi bisogna vedere quali sono le esigenze di Fonseca che può vederlo in modo diverso da noi.
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