Il Bologna continua a volare e a sognare un formidabile ritorno in Champions League. La vittoria di sabato contro il Venezia ha consolidato il quarto posto in solitaria e vista la sconfitta dell’Atalanta a Firenze, ora il terzo posto dista appena due lunghezze. Normale quindi che per i rossoblù i complimenti arrivino a raffica. A questo proposito Walter Sabatini, ex coordinatore dell’area tecnica del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport. Quest’ultimo si è soffermato anche su Motta, Italiano e un top dei rossoblù. Ecco un estratto di quanto dichiarato, ripreso da Calciomercato.com.
A Bologna aveva giocatori asserviti al progetto, in un contesto familiare. Appena ha avuto una voce fuori dal coro, è saltato tutto. Un allenatore non deve essere simpatico ai giocatori ma deve saperci comunicare. E non solo con gli ordini
Sì, è forte e lo merita. Italiano è bravo, ha cancellato i vizi antichi, non ha più problemi di equilibrio. Poi ci sono i giocatori e la struttura. Hanno una difesa solida e un centrocampo che ti ammazza
Il vero colpo è stato recuperare Freuler, con lui giocano tutti meglio. Lo svizzero è da Juventus o Inter, non so perché l’Atalanta lo abbia lasciato andare
L’unico vero grande rammarico è Rabiot, tutta colpa di sua madre, Veronique. L’anno prima il Psg mi aveva dato più di 30 milioni per Marquinhos, non potevo portarlo via a zero. Quando lei lo ha saputo è impazzita. Odiava il Psg, ma forse voleva pure i soldi dell’indennizzo, oltre ai 3 milioni di commissione. Ricordo Massara che traduceva, ma si vergognava di riversarle tutti gli insulti che le dicevo
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