Il Resto del Carlino si concentra su un protagonista rossoblù, sempre presente in questa fase iniziale di campionato, Dan Ndoye. Di seguito le sue parole.
“Quando siamo da soli, Motta mi parla in francese, ma io voglio imparare l’italiano”. Apre così la sua intervista, Dan Ndoye, l’ex esterno di Losanna, Nizza e Basilea, prima dell’approdo in Serie A al Bologna.
“Nello spogliatoio dopo la partita eravamo felici, certo, perché volevamo vincere, sapevamo fosse una partita importante. Ma, ecco, non abbiamo fatto pazzie, perché il campionato è ancora molto lungo, mancano tante gare. Siamo consapevoli di essere sulla strada giusta per fare grandi cose. Motta era felice nel post-partita, si è congratulato per il modo in cui abbiamo giocato, però ci ha detto subito che iniziava una nuova settimana importante”.
“Il mister, di base, ha ragione. Ma quando giochi gare come quella di domenica, contro una squadra che condivide la tua stessa posizione, c’è una motivazione in più: ci giochiamo un posto importante in classifica”.
“Mi manca questa sensazione, è innegabile: sono un attaccante, mi piace segnare, fare assist, e non averlo fatto in questa stagione è qualcosa che mi fa arrabbiare. Anche perchè io sono uno che guarda le statistiche. Però il calcio è fatto di momenti così: sono concentrato nell’aiutare la squadra. E so che se continuo a lavorare così gol e assist arriveranno presto”.
“Abbiamo affrontato l’Inter, il Milan, anche la Juventus, sono tutte grandi squadre, è chiaro. Ma quando mi sono trovato a sfidarle non ho mai pensato: sono troppo forti per noi. Credo che il Bologna possa davvero giocarsela contro tutti”.
“Sono convinto che possiamo dire la nostra contro chiunque, di conseguenza potremo lottare fino alla fine e arrivederci. Soprattutto se continuiamo a giocare in questo modo”.
“Sapevo che aveva grandi qualità. In Svizzera giocava molto come terzino sinistro, sapevo che poteva giocare anche da centrale, ma non immaginavo potesse farlo subito così bene. Sono molto felice per lui”.
“Sono duri, assolutamente. Quando sono arrivato, avevo già tre mesi di lavoro con il Basilea sulle gambe, eppure certi allenamenti sono stati davvero tosti per me”.
“Sono davvero molto felice di essere qui, la città è molto bella, nel club sto benissimo, con i compagni, con lo staff, sento che è un team speciale. Poi i tifosi sono fantastici”.
“Voglio fare una grande stagione con il Bologna e finire il più in alto in classifica”.
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