Tra poche ore Roma e Bologna si affronteranno in uno dei due super posticipi della trentatreesima giornata di Serie A, con fischio d’inizio alle ore 18:30 nella cornice dello stadio Olimpico. Si tratterà di una sfida molto importante con vista Champions, tra due squadre che si ritrovano rispettivamente al quinto e al quarto posto in classifica, oltre ad essere due tra le formazioni più in forma di questo campionato. A pochi istanti dal big match di questa sera, sull’ottimo periodo che stanno attraversando le due squadre ha parlato Andrea Stramaccioni, ex allenatore di Inter e Udinese e attuale opinionista televisivo di Dazn, romano di nascita ma bolognese di adozione in quanto visse la sua infanzia e adolescenza proprio a Bologna, dove debuttò in prima squadra nel 1994 prima di subire un terribile infortunio al ginocchio che gli costò la carriera da giocatore, aprendogli le porte a quella da allenatore. Ecco le sue parole:
Viene da due stagioni di grandi risultati internazionali con due finali raggiunte, ma ripetersi non è mai facile soprattutto incrociando il Milan che veniva da una semifinale di Champions ed era in un grandissimo momento di forma in campionato. Ora nella capitale l’euforia è alle stelle, perché questa doppia vittoria dà forza e consapevolezza di essere fra le grandi.
Due capolavori differenti. Daniele, in neanche quattro mesi, ha rovesciato la filosofia di gioco di un gruppo, ha recuperato su livelli altissimi individualità come Pellegrini, El Sharaawy e Paredes ed è riuscito a non far rimpiangere Josè. Thiago ha portato una squadra ricostruita in estate a giocare un calcio moderno, propositivo, mai reverenziale, facendo crescere tanti giocatori che oggi valgono cifre impensabili fino alla stagione scorsa. Due grandi centrocampisti, due ‘allenatori predestinati’, fin da quando erano calciatori.
La notizia del quinto posto-Champions rende la lotta ancora più avvincente e stimolante. Conosciamo Thiago e la mentalità dei rossoblu, il Bologna andrà all’Olimpico a giocarsela, ne sono sicuro, come ha fatto contro chiunque. Sarà una gara apertissima e giocata con grande qualità.
L’Atalanta ha il calendario sulla carta più agevole delle tre, ma è impegnata su tre fronti e chiamata a una continuità mentale non indifferente avendo anche diversi elementi molto giovani. La mia stima per Gasperini è massima: è un innovatore mondiale e il successo di Anfield gli ha regalato una consacrazione internazionale che stramerita da anni.
Ho Bologna e i bolognesi nel cuore, ma reputo Thiago a rischio permanenza, in quanto a mio avviso assolutamente pronto per qualsiasi livello. Il mercato degli allenatori alle volte è complicato, devi essere pronto e disponibile al momento giusto. L’unica cosa che mi permetto di osservare e ’consigliare’ indirettamente a Thiago, è che se deve lasciare Bologna lo facesse solo ed esclusivamente per qualcosa di irrinunciabile e di molto competitivo perché con i mezzi di Saputo e la competenza di Sartori, rimanendo a Bologna sono sicuro avrebbe tutte le condizioni per poter scrivere la storia.
E’ un pubblico che nella storia ha vissuto momenti difficilissimi, e che parimenti ricorda Baggio, Signori, ma anche il mitico Villa e Pecci. Ecco perchè Bologna merita di vivere il sogno Champions e portare la sua città nel palcoscenico più importante d’Europa.
E’ un artista, ha qualità, forza e soprattutto vede il gioco. Nella telecronaca contro l’Inter mi ha strappato un participio insolito, ma che rendeva l’idea: è ‘ingolosente’; ecco coi suoi movimenti, col suo modo di trattare il pallone rende golose e veramente godibili alcune giocate. Thiago gli ha cucito l’abito perfetto su misura e giocando il calcio piu funzionale possibile alle sue skills, la sua crescita è veramente impressionante: per me ha ancora grandi margini. Anche a lui consiglierei di lasciare Bologna solo per chi credesse veramente in lui e solo per andare a giocare un calcio adatto al suo stile.
Ferguson è una pedina tatticamente chiave. incarna il trequartista moderno che abbina smarcamento e qualità negli ultimi 16 metri con corsa, forza e supporto del reparto. Fabbian ha dimostrato di fare benissimo ogni volta che è stato chiamato in causa ma le caratteristiche combaciano solo parzialmente. Quella di Ferguson, con rispetto per tutti i possibili sostituti, è una perdita molto grave.
Orso mi è sempre piaciuto, ma alle volte tendeva un pochino a perdersi in alcuni momenti della gara e soprattutto in alcune scelte: ora lo vedo molto maturato. Secondo me Spalletti ne apprezza le qualità e potrebbe convocarlo in quanto valida alternativa anche a gara in corso o in caso di infortuni delle prime linee. Calafiori lo conosco molto bene fin dal settore giovanile della Roma: ragazzo intelligentissimo e secondo me, fino a Bologna, anche un pizzico sfortunato fra infortuni e circostanze. Lo ritengo un altro dei capolavori di lettura di Thiago: lo ha letto, visto e ha creduto potesse incidere da centrale, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non so se farà parte della spedizione in Germania: in caso negativo, nessun dramma; se continua cosi vestire l’azzurro sarà solo questione di tempo.
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