Sinisa Mihajlovic: “Mi piacerebbe che la prossima stagione possa essere definita “La scalata”. Perché l’obiettivo è scalare posizioni, finire nella parte sinistra della classifica, esprimere un buon calcio, far divertire i tifosi e rilanciare le nostre ambizioni. I migliori resteranno e arriveranno rinforzi. Come ha spiegato anche Fenucci, a fine campionato la società mi ha proposto di vederci il 1° giugno per parlare della prossima annata, lasciando a tutti una settimana libera per scaricare tensioni e tossine accumulate durante il cammino stagionale. Per me ci saremmo potuti vedere anche prima: la mia permanenza o meno a Bologna non dipendeva da altri club. Non sono ipocrita, se avessero chiamato Inter e Juventus non avrei rifiutato, però non ho mai preso tempo per aspettare proposte. Il Bologna, per tutto quello che rappresenta per me, non sarà mai nella mia testa un piano B. Sono grato alla società, alla città, alle strutture sanitarie, ai cittadini e ai tifosi per l’affetto e il sostegno che mi hanno sempre dimostrato. Ma che io ho ricambiato: il primo anno offrendo tutta la mia professionalità e salvando la squadra con un piede in B, il secondo facendo molto di più a livello umano. Per il Bologna sono andato in panchina più morto che vivo. Ho fatto cose quasi folli per i rossoblù”. 

 

 

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