Come ci riporta l'edizione odierna del Resto del Carlino, la distanza tra Castro e il Bologna è sempre più sottile. A testimoniarlo ci ha pensato anche il presidente del Velez, Fabian Berlanga, in un'intervista radiofonica concessa all'emittente Splendid AM 990

Castro-Velez-Bologna

Il triangolo di mercato è lì-lì per improntare nuove modifiche, salvo che il Bologna si affretti a cedere al muro posto dal club argentino. Berlanga, infatti, ha raccontato di come inizialmente la trattativa economica non soddisfacesse a pieno le casse argentine, motivo per cui si aspettava che il club felsineo alzasse la posta per ottenere Castro. La posta è stata alzata, ma il Bologna chiede di completare il pagamento nel 2026: opzione non plausibile per il Velez, poiché la partenza del ragazzo implicherebbe un danno involontario alla Seleccion. “Se il Bologna lo vuole subito, è giusto che paghi immediatamente la clausola”, queste le parole del numero uno del club, che ha poi ribadito come possa capire la volontà del ragazzo nel voler rispondere fin da subito a una chiamata di questo calibro. Chiede, però, pazienza e riconoscenza nei confronti di una squadra che lo ha cresciuto da tempo, e nonostante il quadriennale da 500mila euro a stagione più bonus acclami l'attaccante classe 2004, il Velez non lo cederà finchè il Bologna non pagherà la clausola di 9,1 milioni di euro. L'offerta dei rossoblù è arrivata fino a 8 più bonus con l'aggiunta di una percentuale sulla futura rivendita. Il Velez intanto si muove di conseguenza e avrebbe messo nel mirino Rafael Borrè (28 anni) del Werder Brema (ma di proprietà dell'Eintracht), club che in estate aveva individuato in Van Hooijdonk una possibile soluzione offensiva. Ecco che, dunque, è proprio da qui che potrebbero cambiare le carte in tavolo, con una rotazione di mercato che accontenterebbe tutti. 

Chi rientra e chi si allontana

Ad una pedina che va, una che si avvicina. Avvicina sì, perchè è di ieri la notizia da Casteldebole di un rientro in settimana con il gruppo da parte di Jesper Karlsson, la cui ultima presenza risale al 28 settembre a Monza. Da lì: cinque gare in panchina e nove saltate per infortunio al ginocchio. 

Jesper Karlsson (ph. ImageSport)
Jesper Karlsson (ph. ImageSport)

Ieri , però, il club ha fatto sapere che rientrerà sì con il gruppo, ma non appena avrà sistemano l'intervento dentistico, giusto per non farsi mancare nulla. Lo svedese si candida già per il ritorno in panchina sabato 27 con il Milan, dopo che sto weekend il Bologna non scenderà in campo per via della Supercoppa. Supercoppa che permette ai rossoblù di ricaricare le pile dopo la brutale sconfitta di Cagliari e, assieme ad Atalanta, Sassuolo e Torino, di poter ripristinare al meglio i suoi a disposizione. Chi non dovrebbe recuperare per Milano, nonostante le carte false per cui sarebbe stato disposto a fare, è l'ex rossonero Alexis Saelemaekers. Il belga si era fermato nella vigilia della gara di Cagliari per un risentimento muscolare. Gli esami strumentali hanno poi evidenziato una lesione di primo grado miotendinea del gemello mediale destro, con tempi di recupero dalle due alle tre settimane. Motivo per cui difficile se non impossibile vedere Saelemaekers in campo con il Milan; più facile un suo rientro nel turno successivo in casa con il Sassuolo. 

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