Il rapporto tra il Bologna e l’Europa è sintetizzabile con tre parole: “Odi et amo”.
La sensazione di meraviglia e gioia incontenibile provate a maggio, una volta arrivata la matematica certezza di un posto in Champions, non verrà dimenticata facilmente da queste parti.
I rossoblù, grazie ad una cavalcata memorabile, hanno raggiunto l’Olimpo del calcio, regalandosi la possibilità di confrontarsi con i più grandi.
La fase a campionato della nuova UEFA Champions League è quasi giunta al termine: è tempo di bilanci.
Inutile girarci attorno: i risultati non sono arrivati.
O meglio, non ancora: il Bologna ha momentaneamente due punti in classifica e sperare in un piazzamento ai playoff sembra quasi un’utopia.
Tuttavia la possibilità c’è, e le prossime gare contro Borussia Dortmund e Sporting Lisbona saranno determinanti.
Gli unici pareggi sono arrivati entrambi per 0-0, contro Shakhtar e Benfica.
Di particolare prestigio è stata la prestazione contro i portoghesi, in casa loro, di fronte a una formazione decisamente più esperta e preparata a tale competizione.
Le sconfitte, maturate contro Liverpool, Aston VIlla, Monaco e Lille, vanno valutate col giusto peso e con onestà intellettuale: con le le inglesi è difficile a prescindere, con le francesi la sfortuna ha influito.
Ad ogni modo va sottolineato come i felsinei abbiano sempre onorato la maglia e seguito i precetti del proprio allenatore, certamente non disposto a rinunciare al suo stile di gioco, pur rischiando e venendo poi punito.
Come rivela il Corriere di Bologna, c’è una statistica interessante che riguarda i rossoblù: infatti gli uomini di Italiano hanno totalizzato nelle sfide appena successive a quelle di Champions ben 16 punti sui 18 disponibili.
Dopo lo Shakhtar è arrivata la prima vittoria stagionale, a Monza.
Dopo Liverpool ecco l’unico pareggio di questa griglia, nel derby contro il Parma.
La sconfitta di Birmingham contro l’Aston Villa sarebbe dovuta essere seguita dal big match col Milan, rinviato causa maltempo: tuttavia, la gara successiva, è stata contro il Cagliari, battuto 0-2.
Stesso discorso dopo i confronti con Monaco, Lille e Benfica: dopo di essi, sono arrivati rispettivamente i successi contro Roma, Venezia e Fiorentina.
Difficile pensare possa essere un caso, soprattutto data la discreta esperienza del tecnico siciliano con le coppe.
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