Nell’intervista riportata dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante del Cagliari, Gianfranco Zola, ha parlato dell’attuale corsa Champions, soffermandosi su ogni compagine in lotta. Dopo aver definito praticamente chiusa la lotta scudetto e aver considerato Milan e Juventus quasi certe della qualificazione alla prossima Champions, Zola ha parlato delle altre compagini in lotta, Bologna e Roma su tutte.
Ci sono ancora 9 partite, può succedere di tutto. ma io credo che, alla lunga, il duello si restringerà a Bologna e Roma. Sono le più forti. Il Bologna l’ho visto dal vivo a Cagliari, mi ha impressionato per come sta in campo. Il Bologna è una realtà vera, organizzata: i giocatori sanno quello che devono fare. È un piacere vederla, la squadra di Thiago Morta, ed è un bene per iI calcio italiano. Thiago Motta è un allenatore che si e migliorato e ora è completo. Ha corretto alcuni errori nella fase difensiva e le idee di gioco sono chiare. Zirkzee è un ottimo centravanti, che finalizza e partecipa alla manovra. Però non c’è soltanto lui: penso a Orsolini e Ferguson. Motta ha un gruppo di spessore.
Per me la sorpresa era prima: come mai la Roma non si esprimeva secondo le sue qualità? Non so che cosa ci sia stato con Mourinho, ma ora con De Rossi vedi la Roma in campo e capisei subito che ci sono del precisi principi. Mi fa piacere perché considero Daniele un ottimo allenatore. l’Atalanta è la prosecuzione di un percorso. Loro, a ogni inizio di stagione, inseriscono alcuni giovani nel gruppo e li fanno crescere e alla fine raccolgono i frutti. Gasperini e bravissimo ed è riuscito a rilanciare Scamacca e De Ketelaere. Il Napoli con Calzona in panchina ha ritrovato la manovra e lo sviluppo del gioco. Però concede ancora troppo in fase difensiva. L’anno scorso eravamo abituati a vedere il Napoli fortissimo sia in attacco che in difesa. Ora no…. La Fiorentina è una squadra che mi piace. Ha un ottimo palleggio, forse finalizza poco. E questo porta spesso molti giocatori oltre la linea della palla, creando squilibrio. Se avesse un centravanti da 15-20 gol, sarebbe a posto. Sono abbastanza deluso dalla Lazio ,perché mi aspettavo di più dopo l’exploit dell’anno scorso. Il problema è che se vendi uno come Milinkovie Savic e non lo rimpiazzi è inevitabile andare incontro a qualche delusione. Milinkovic garantiva gioco e gol. Adesso vediamo con Tudor in panchina: ci vorrà tempo e i tifosi dovranno avere pazienza, sarà un cambio radicale.
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