Alla vigilia di Bologna-Roma, il tecnico Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa: 

I ragazzi si sentono molto uniti. Sono contento perchè la squadra si difende bene senza rinunciare a creare, questo è molto importante. I nostri concetti in fase di possesso non sono cambiati. Dobbiamo riempire gli spazi che ci sono. Vincendo poi si impara a vincere e guadagni sicuramente in fiducia. Quello che stiamo ottenendo non arriva per caso, è dovuto al lavoro che facciamo durante la settimana, poi il prodotto finale è sempre la partita di domenica.”

Sulla Roma: “Domani è una partita difficile. Noi abbiamo già incontrato 5 delle prime 7, abbiamo pareggiato a Bergamo, perso con l'Inter. Con Milan e Napoli potevamo vincerle anche noi con determinati episodi a nostro favore, parlo di rigori ed espulsioni. Poi è vero che conta solo il risultato finale. Domani giochiamo in casa nostra, abbiamo una buona classifica e affrontiamo una squadra forte allenata da un grande allenatore. Spero che lo stadio sarà pieno e che il supporto dei tifosi ci dia la carica. Per noi è fondamentale il loro supporto. Faremo la nostra partita, non sarà facile, ma neanche per loro. Se dovessimo vincere andremo a un punto dalla Roma, sarà una bella iniezione di fiducia. Per completare l'opera di riscatto del match col Venezia voglio vincere anche domani. Ho grande rispetto per la Roma, ma non dobbiamo avere paura.

Su Mourinho: “Non mi piace paragonarmi a lui. E' un grande allenatore e una grande persona. Ho molto piacere di vederlo domani. Mi è quasi sempre stato simpatico, e mi è stato vicino anche durante la malattia: questo non lo dimentico. Veniamo da due paesi in cui la furbizia, il rispetto e la lealtà sono importanti. L'ho sempre apprezzato come allenatore, così come persona. Mi fa sempre divertire. In passato è capitato di beccarci un po', gli ho anche detto che non potevo discutere con uno che non ha mai giocato ad alti livelli, poi ci siamo sistemati, ora siamo amici. Abbiamo tante conoscenze in comune e ogni tanto capita che ci messaggiamo: mi ha scritto quando sono diventato nonno dicendomi che sarebbe anche un suo desiderio.

Arnautovic? Suo padre, ma anche Marko, tifano Stella Rossa, come me. C'è grande rispetto. Siamo molto legati tra serbi, specie quando siamo in un altro paese. Domenica non volevo che tirasse quella punizione, avrei preferito la battessero Skov Olsen o Sansone. Lui mi ha sentito, poi ha preso il rigore, siamo stati fortunati e alla fine ci siamo abbracciati. Comunque avevo ragione perchè il suo tiro era brutto, ci è andata molto bene. Lui sa quanto è importante per noi, pretendo sempre tanto. L'abbiamo preso per fare la differenza in campo, ma allo stesso tempo ci ha permesso di fare un salto anche a livello mentale, di personalità. Parla 4/5 lingue, è molto coinvolto nel gruppo, si fa voler bene. I compagni gli vogliono bene. Lui sa che col suo atteggiamento deve dare un esempio costruttivo agli altri ragazzi più giovani. Da Marko mi aspetto sempre di più. I giocatori forti come lui sono quelli che determinate partite devono risolverle."

Il campionato italiano è sicuramente molto competitivo ed equilibrato. L'abbiamo visto anche sulla nostra pelle. Le squadre che sono più forti sulla carta, non sempre vincono. Il campionato italiano forse non è il più bello al mondo, ma è uno dei più difficili. Chi si afferma qui, come giocatore o allenatore, è quasi sicuro che possa fare bene ovunque.”

Su cosa migliorare: “Il prossimo step consiste nel crescere ulteriormente. Migliorare le cose che facciamo male e perfezionare quello che già facciamo bene. Settimana scorsa ho chiesto qualità, spietatezza e concretezza. Per le occasioni che abbiamo facciamo ancora pochi gol. Domenica con lo Spezia era una partita da vincere, ma poteva anche finire 0-0 e sarebbe stata un'altra beffa dopo Venezia. Dobbiamo migliorare sicuramente nella fase realizzativa. Goleada con la Roma? Possono sempre capitare, ma non credo che domani succederà di prendere 5 gol come nella passata stagione. Contro queste squadre devi fare la partita perfetta. Devi sfruttare ogni occasione. Ogni match è una storia a sè, noi dobbiamo essere determinati e sappiamo che per vincere la partita con la Roma dobbiamo essere solidi soprattutto in fase difensiva.

Su De Silvestri: “Ha fatto una parte dell'allenamento con noi, domani non c'è, ma vediamo per la prossima partita. Lo valuto oggi in allenamento, però è in procinto di recuperare. Skov Olsen e Orsolini nella posizione di De Silvestri? E' una cosa mentale, non siamo scemi, è ovvio che questi due giocatori difendono meno di De Silvestri, ma è questione di applicazione. Poi quando hanno la palla non è cambiato nulla rispetto al ruolo che occupavano in passato, possono attaccare come sempre. Uno non deve essere arrabbiato se non fa un ruolo non suo, perchè gli può tornare utile anche in futuro per la sua esperienza, si completa come giocatore. Skov Olsen deve diventare un giocatore che sappia giocare in un attacco a 3, o come centrocampista a 4 che sa fare tutta la fascia, è un plus per lui. Diventa più completo come giocatore. Non bisogna pensare in negativo, ma prendere tutti gli aspetti utili alla propria crescita personale.”

Pochi gol nei primi tempi? E' una casualità, dipende sempre dalla squadra avversaria e dai momenti. Speriamo però che domani cambi questa cosa, gol nel primo tempo e poi gestiamo la seconda frazione. Dominguez e Svanberg non giocano troppo. Sono stati presi per giocare. Viola prima deve tornare in condizione poi si valuta. Quando e se ci sarà bisogno lo metteremo dentro. Si sta allenando e sta migliorando la condizione. In mezzo è vero che siamo un po' corti, ma Svanberg e Dominguez stanno facendo bene, devono essere contenti di giocare. Sono giovani e recuperano in fretta.

Chiosa finale sul mercato: “Tutti sappiamo cosa serve per migliorare questa squadra. Il mercato di gennaio, però, è sempre difficile, non è facile trovare giocatori che stiano bene fisicamente e che siano utili alla causa. In certi ruoli siamo un po' scoperti, vediamo come andranno queste 5/6 partite poi si faranno determinate considerazioni.

Skov Olsen: "Arrabbiato e deluso per i pochi gol in rossoblù. Lavoro ogni giorno per migliorare"
Hickey: "Sinisa mi da tanti consigli, è un bravo allenatore. Futuro? Mi piacerebbe giocare in Premier League"

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