Mercato Fortitudo Bologna, si cercano un play e un centro

La Fortitudo Bologna continua a preparare la gara di sabato contro l’Urania Milano, valevole per la settima giornata della fase ad orologio del campionato di A2. Nel frattempo, oltre ad attendere notizie dall’infermeria, si cerca di capire se ci saranno o meno qualche innesto dal mercato, con alcune posizioni che richiederebbero qualche puntellamento, play e centro su tutte. Il Corriere dello Sport, nella sua versione odierna, analizza quindi le varie situazioni e i nomi più caldi per entrambi i ruoli, per i quali la dirigenza biancoblù sta cercando di muoversi in questi giorni.

Panni meglio da guardia, Giordano non convince

Situazione esterni: con Fantinelli playmaker titolare (sebbene l’infortunio alla caviglia), rimangono Panni e Giordano, sui quali vanno fatte diverse valutazioni. Il nativo di Thiene ha dimostrato la sua crescita nelle ultime gare dove si sta comportando ottimamente con una media di 12 punti a partita. Rimane evidente però, come il suo rendimento sia di gran lunga migliore nella posizione di guardia piuttosto che in quella di playmaker, nella quale emergono alcuni limiti di regia. Il cambio naturale per capitan Fantinelli sarebbe quindi Nicola Giordano, ma il numero 0 si sta mostrando ancora troppo acerbo per la categoria e non in grado di guidare i suoi in assenza del numero 11. La società ha vagliato alcuni profili, come quelli di Tambone e Laquintana, che sembrano però difficilmente raggiungibili. Si attendono quindi movimenti interni, con la Effe che con tutta probabilità pescherà dal campionato di A2.

Daniele Magro (ph. image sport)

Magro nome caldo, delusione Sergio

Per il ruolo di centro rimane caldo il nome di Daniele Magro, anticipato già nei giorni scorsi, anche se la trattativa sta avendo qualche rallentamento viste le esose richieste economiche del giocatore. Nel caso di arrivo del giocatore ora in forza a Cremona, a fargli posto dovrebbe essere Morgillo, anche se molto deludente è stato finora il rendimento dell’ala Sergio, da cui tutto il mondo biancoblù si aspettava qualcosa in più.

Diego Loretelli