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Bologna, l’ex Fabio Poli: “Qualità non paragonabile a quella dello scorso anno. Deve crescere”

L’ex rossoblu Fabio Poli, che indossò la maglia del Bologna tra il 1987 e il 1992, ha rilasciato un’intervista a Il Resto del Carlino esponendo alcuni pensieri riguardo l’attuale stagione della squadra di Vincenzo Italiano.
Di seguito riportiamo le sue parole.

Il Bologna sembra aver trovato la strada giusta…

“Si, ha vinto tre partite di fila e nel calcio i risultati fanno tutta la differenza del mondo. Ma mentirei se dovessi dire che ha un gioco che mi convince.”

Tuttavia, il Bologna ha perso pedine importanti come Calafiori, Zirkzee e Selemaekers, nonché Ferguson fino a qualche tempo fa. Su questo tema commenta: “Lo so, il lavoro di Italiano quest’anno è difficile. In campo vanno i giocatori e alla fine sono quelli che determinano. Però fin qui non ho visto una qualità di gioco paragonabile a quella della scorsa stagione. Ogni annata ha la sua storia, ma io, per esempio, vorrei vedere Posch che trova più soluzioni quando ha la palla: lo scorso anno ne aveva tre. Poi vorrei vedere gli esterni crossare di più.”

Quest’anno, dove può arrivare il Bologna? “Se vuole stare a ridosso delle grandi deve crescere tanto: sul piano del gioco ci sono squadre che oggi hanno proposte migliori.”

I rossoblu adesso segnano di più

Un aspetto positivo però c’è, infatti il Bologna sembra aver ovviato al problema del gol. Anche Orsolini è tronato a segnare, e su questo dice: “Ogni stagione fa così: fa fatica a carburare, ma poi i gol li fa. Ecco, mi piacerebbe che ogni tanto uscisse dal suo binario: a volte sembra che sia incollato a quella corsia e non riesca a fare uno scambio con un compagno. Dovrebbe imparare a farlo.”

Su Ndoye, che al momento è fermo a quota zero gol comunica: “Io mi diverto di più a vedere Ndoye e la sua facilità a saltare l’uomo. Certo deve imparare a segnare.”
Su Karlsson: “Gol importante a Roma, perché viene dopo un lungo periodo difficile. Credo che abbia accusato il colpo dopo l’esclusione dalla lista Champions: adesso deve dare un seguito a quel gol.”

Sul giovane Dominguez dice: “Con il Genoa mi era piaciuto, soprattutto la sua voglia di determinare ogni volta che aveva la palla tra i piedi. Poi vedo che è sparito.” Un po’ come Iling-Junior dopo Como, infatti: “Esatto: un gol da favola e poi quasi nulla. Ma i calciatori vivono dei momenti così: ne ho passati anche io e non sai darti una spiegazione.”

Dan Ndoye (ph. bolognafc.it)

Il suo passato tra Lazio e Bologna

Su Lazio-Bologna, un match molto significativo per lui: “Il Bologna è la mia casa, ma anche alla Lazio i tifosi mi hanno fatto sentire a casa: ogni volta che li incontro mi trattano come uno che con quella maglia abbia vinto uno scudetto.”

Su di lui e Giuliano Florini nell’annata 1986-87:“Annata indimenticabile, con Fascetti in panchina e quei 9 punti di penalizzazione che avrebbero steso un toro. Fu una grande sofferenza, ma alla fine arrivò il mio gol a Napoli nello spareggio con il Campobasso. Sono passati quasi quarant’anni, ma per i laziali sono rimasto un mito.”

Sulla Lazio di oggi di mister Baroni, suo ex compagno: “Non ho bei ricordi. Baroni arrivava dal Napoli e legò con Pazzagli, Gerolin e Incocciati, arrivati anche loro in estate. Si crearono due gruppi che spaccarono lo spogliatoio: da una parte i nuovi e dall’altra noi della vecchia guardia, io, Villa, Marani, che eravamo legati a Maifredi. Ma gli altri spingevano per Sonetti e alla fine i dirigenti hanno ascoltato loro.”

La Lazio di oggi

Baroni come allenatore: “Giù il cappello. Ha plasmato una Lazio che fa cose semplici, ma che è bella ed efficace: tutti in campo si muovono all’unisono e sanno esattamente cosa fare. E là davanti c’è quel Castellanos che mi piace da matti.”

Boulaye Dia, Mattéo Guendouzi e Gustav Isaksen (ph. Depositphotos)

LEGGI ANCHE: Lazio-Bologna, un big dei biancocelesti in dubbio per il match. Le ultime

Alessia Fava

Nata a Bologna nel 1999 e laureata in scienze della Comunicazione, sto frequentando il master in Comunicazione e Marketing dello Sport all'Università di Bologna. Da sempre appassionata di tutto ciò che ruota attorno allo sport, in particolare al calcio, il mio sogno è quello di lavorare all'interno della comunicazione sportiva.

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