Lunedì 29 Marzo ripartiranno gli allenamenti presso la sala di via dello Sport per gli schermidori agonisti della
Virtus Scherma Bologna. Decisione importante e carica di responsabilità quella presa dal gruppo dirigente
della Società, che fa seguito alla recente pubblicazione del calendario gare della Federazione Scherma. A ben
vedere l’attività di sala non si era mai interrotta per il ristrettissimo gruppo dei 10 schermidori di alto livello,
capitanati da Luigi Samele e Olga Kharlan oltre a Matteo Neri, Riccardo Nuccio, Francesco Bonsanto,
Leonardo Dreossi, Luca Fioretto, Alberto Nigri, Alberto Arpino e Francesco D’Armiento. Atleti che tra una
gara di coppa del mondo e un ritiro della Nazionale Italiana avevano tutte le carte in regola per continuare il
loro programma di preparazione individuale sotto la guida dei Maestri Andrea Terenzio e Tommaso Dentico.
Ora gli allenamenti riprenderanno anche per gli altri atleti, ragazze e ragazzi che da troppo tempo
sono chiusi nelle loro case in attesa che si riesca a dare loro una possibilità di allenamento in presenza. Da
troppo tempo li vediamo allenarsi dietro lo schermo di un computer, facendo esercizi fisici dentro le loro
case. Ma lo sport è anche stare assieme tra coetanei, è identità di gruppo, è la continuazione naturale del
tempo pieno scolastico che quando è applicato può fare tantissimo per la loro crescita. E da quando la scuola
è stata chiusa li abbiamo visti arrivare in palestra senza indugio, più bravi di noi adulti nel rispetto delle regole,
con addosso la mascherina anche quando devono correre e saltare e potrebbero farne a meno. Ma i ragazzi
non sono disciplinati perché preoccupati del contagio, loro temono di doversi nuovamente chiudere dentro
casa, vestire i panni dei “ragazzi fantasma” che la didattica a distanza consegna loro. E così anche noi adulti
ci siamo sentiti in dovere di fare qualche cosa, e abbiamo preso al volo questa apertura della Federazione per
riprendere gli allenamenti. Perché i giovani ne hanno bisogno, soprattutto ora che la scuola è ancora chiusa.
Sappiamo di percorrere un terreno scivoloso, sappiamo di correre qualche rischio, ma non possiamo farne a
meno, perché i ragazzi non sono un valore solo per chi li fa, sono un beneficio anche per tutta la comunità.

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