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Rave Party abusivo a San Lazzaro: 1000 persone occupano uno stabile

Un migliaio di persone provenienti da tutta la regione e dall’Italia si sono radunate nello stabile abbandonato di via Remigia, nella frazione Cicogna di San Lazzaro, per un rave party non autorizzato durato quasi due giorni. Lo scrive il Resto del Carlino.

L’evento, organizzato sotto lo slogan “Bologna diserta le urne, scegli Taz”, ha preso il via venerdì sera alle 22 presso l’ex stabilimento Grimeca, nei pressi del supermercato Famila. Da allora, la musica non si è mai fermata, mentre i partecipanti, di tutte le età, continuano ad affollare l’edificio nonostante la presenza costante delle forze dell’ordine. Sul posto, diverse pattuglie della compagnia dei carabinieri di San Lazzaro presidiano l’area da oltre 24 ore.

All’interno dello stabile si è registrato anche l’accesso al tetto da parte di alcuni partecipanti, incuranti della pericolosità di una struttura in disuso da anni. Gli organizzatori del rave hanno annunciato che lasceranno l’edificio entro le 12 di oggi.

Il Contesto e le Rivendicazioni

Il rave, pianificato tramite canali di messaggistica istantanea, è stato presentato come una forma di protesta contro le elezioni regionali e il sistema politico in generale. All’esterno dell’ex stabilimento Grimeca sono comparsi striscioni e manifesti che esprimono lo spirito dell’evento. Tra i messaggi: “‘There is no alternative’, tradotto ‘Non esiste alternativa’. Così diceva la conservatrice inglese Margaret Thatcher insistendo su come non ci sia altra scelta al capitalismo. Per noi, alla tornata elettorale rispondiamo riprendendoci ossigeno e spazio con questa nuova Taz”.

Gli organizzatori, noti per eventi simili alle ex poste di via Corazza e ai Prati di Caprara a Bologna, criticano il “teatrino elettorale” e le politiche che giudicano repressive e securitarie. Il rave vuole rappresentare una forma di alternativa alla “illusione di scelta” offerta dal voto, preferendo la condivisione di spazi comuni alla solitudine della cabina elettorale.

Reazioni e possibili sviluppi

Le forze dell’ordine stanno monitorando la situazione e valuteranno eventuali denunce nei confronti degli organizzatori e dei partecipanti. La legge anti-rave e il nuovo Ddl 1660 sono tra i bersagli principali delle critiche espresse nel manifesto dell’evento.

Al termine della manifestazione, previsto per oggi a mezzogiorno, rimane da capire quali saranno le conseguenze legali e sociali di un evento che ha acceso i riflettori su temi politici e sociali attraverso una forma non convenzionale di protesta.

Vittorio Murra

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