L’ago della bilancia che non si nota molto, quel leader silenzioso che solitamente non emerge per le singole statistiche ma che risulta essenziale sotto tanti aspetti che, di norma, non vanno a finire a referto. Può essere considerata una veterana, anche se ha solo 25 anni, Beatrice Barberis, ala della Virtus femminile, che insieme alle compagne sta trascinando la Segafredo ai piani alti della classifica di Serie A.

La squadra bianconera è ancora terza, grazie alle dodici vittorie ottenute fin qui. Vittorie arrivate anche grazie a Barberis: “Il bilancio fin qui è sicuramente positivo, siamo arrivate ad un livello che forse nessuno ad inizio stagione si immaginava. Siamo contente di quello che stiamo facendo. Non dobbiamo perdere la concentrazione perché il campionato è ancora lunghissimo e ci saranno tante partite difficili che dovremo portare a casa per rimanere in alto in classifica. Il coach è contento del lavoro che stiamo facendo. Dobbiamo continuare a mantenere alta la concentrazione ed essere sempre determinate. Una Virtus che dunque non si accontenta: “Dobbiamo migliorare sicuramente l’aspetto difensivo, prendiamo a volte troppi punti ed è pericoloso quando magari giochiamo una partita dove in attacco segniamo di meno. Tutto ciò passa dall’aiutarci e dalla comunicazione difensiva.” Una Segafredo che domenica a Ragusa ha perso due punti in volata: “È stata una bella partita, abbiamo messo in campo tutte le nostre energie e quindi non possiamo non essere contente. Abbiamo lottato fino alla fine, nonostante lo svantaggio iniziale. Abbiamo rivisto la partita, abbiamo sbagliato alcuni dettagli che nelle partite punto a punto hanno tanto peso. È stato un buon test per noi, ovviamente poi la sconfitta lascia sempre l’amaro in bocca.” Barberis che a Ragusa c’era, nonostante un problema alla caviglia subito la settimana prima: “Sto bene, anche se mi sono un po’ preoccupata all’inizio. Purtroppo ho la caviglia un po’ instabile e ogni tanto mi capita, però ho recuperato in fretta e a Ragusa stavo bene.” Quasi 8 punti e 4 rimbalzi di media a partita per Barberis che fa anche un bilancio personale della stagione sin qui: “Sono soddisfatta perché sto portando quello che è utile alla squadra, sono disponibile a fare ciò che chiede l’allenatore e ciò di cui hanno bisogno le mie compagne. Sono contenta perché sento la fiducia di tutti e spero di aggiungere sempre un tassello in più”.

Un’amante del basket nella città del basket: “Purtroppo sto vivendo poco Bologna, ero molto felice di arrivare qui e sono riuscita un po’ a godermi la città tra agosto e settembre. Adesso si può fare poco o niente, mi limito a qualche giro in centro. Per adesso la sto vivendo soltanto dal punto di vista sportivo.”

Beatrice è protagonista di un progetto importante della Virtus sia per la squadra maschile che femminile: “Quando sono arrivata qui, condividere la palestra con Teodosic era un sogno ed un privilegio. Ora mi sono quasi abituata e la cosa mi fa molto strano. Il giocatore che ammiro di più? Belinelli. Quando è arrivato gli ho chiesto subito una foto, anche se di solito non si fa, perché per me è sempre stato un idolo. È belli vederli giocare, è bello seguirli quando possiamo ed essere ‘colleghi’ nella stessa società. In Virtus mi sento fortunata e privilegiata, sia per l’opportunità che mi è stata data di far parte di tutto questo sia perché la società ci fa sempre sentire il supporto. Non siamo in secondo piano rispetto alla squadra maschile, nonostante la diversità di impegni e obiettivi anche in ambito europeo. Dobbiamo tutte sfruttare al meglio questa occasione. La società ci segue e ci sta vicino, è molto bello e soprattutto non è una cosa scontata in un ambiente come questo.”

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