Questo il pensiero di Luciano Zauri, tecnico della Primavera del Bologna, al termine della sconfitta per 4 a 1 contro l’Atalanta: “La colpa delle sconfitte è sempre e solo mia. I ragazzi vanno sostenuti ma anche messi davanti agli errori; anche oggi hanno fatto una buonissima prestazione dal punto di vista dell’impegno. Gli episodi ci hanno condannato. Io a rischio? Esistono due categorie di allenatori gli esonerati e quelli che lo saranno. Io la vivo serenamente, facciamo bene il nostro lavoro. Il rigorista? Anche contro il Milan era stato Farinelli a calciare, e se vorrà succederà così anche in futuro. Cossalter è entrato bene, si è procurato il rigore. Sono contento del suo ingresso. Ruffo Luci ha iniziato l’ultima fase, dobbiamo metterlo in campo piano piano. Spero che dopo l’Empoli possa essere a disposizione. Purtroppo – o per fortuna – gli episodi condizionano le partite: oggi, in questo caso, non siamo stati bravi, perché i rigori vanno calciati e segnati, e se non lo fai non può essere colpa del palo. Dispiace, comunque sia i ragazzi ce l’hanno messa tutta, giocando una buonissima partita: poi, chiaro, il terzo gol ha chiuso i giochi, anche perché l’Atalanta è molto forte, ma oggi era una buona occasione per portare a casa almeno un pareggio. Secondo me, sulla falsa riga delle altre due partite, abbiamo proposto gioco in alcune situazioni: questi ragazzi possono giocare sia con questo modulo, che nell’altro, dato che hanno qualità innate, per cui – sebbene non sia Serie A o B – la Primavera 1 ti permette di cambiare il sistema di gioco in base ai giocatori. Il campionato è in fase di chiusura, dobbiamo fare più punti possibili e non possiamo scegliere con chi farli: ogni match è uguale, ce li siamo sempre giocati con tutti, come oggi, quindi dipenderà soprattutto da noi”.
Questo invece il commento di Giorgio Grieco: “Nel primo tempo abbiamo fatto abbastanza bene, mentre nel secondo tempo abbiamo iniziato a soffrire un po’ di più. Il rigore è stato un episodio che ci ha svoltato in negativo la partita, ma li sbaglia solo chi li tira, quindi non possiamo dire nulla a Farinelli. Ora ci sono tre partite, in casa, nel giro di una settimana: dobbiamo recuperare bene, soprattutto mentalmente, anche perché con la Lazio è uno scontro diretto. Per quanto riguarda me, all’inizio della stagione non giocavo spesso perché – dopo due anni – mi sono trasferito a titolo definitivo: ero in ritardo fisicamente, e anche un po’ mentalmente, mentre dopo la sosta per il covid ho iniziato a giocare praticamente tutte le partite. Mi trovo bene qui, così come con Farinelli e Roma a centrocampo”.
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