Oggi alla sala blu della palestra Furla è andata in scena la presentazione del nuovo coach della Fortitudo Bologna Devis Cagnardi. Tanta emozione e carica per il nuovo tecnico biancoblù, presentato cosi da Teo Alibegovic:
Devis è un allenatore che ha fatto gavetta sia senior sia giovanile, ha fatto ottime stagioni in Italia e come noi è arrivato in finale. Pensiamo che potrebbe darci un definitivo salto di qualità.
Imparerò presto a fare parte del mondo Fortitudo, questo nome non mi mette paura ma mi carica di motivazioni. Siamo qui spinti dalla passione di questa società, non vedo l’ora di iniziare in una realtà che ho sempre vissuto da avversario. Percepisco emozioni positive per un campionato complicato ma coi presupposti per fare bene. Vogliamo fare una stagione da protagonisti.
In A2 ci saranno tante squadre competitive e si avvicina sempre di più all’A1. I due gironi diluivano la qualità e la forza delle squadre. In una categoria il primo posto è giusto che premi chi, alla fine di una stagione faticosa, meriti di essere premiato. Mi piace questa formula del campionato, concordo con l’introduzione del girone unico.
lI rapporto con la società è nato dal fatto che abbiamo entrambi finito tardi la stagione, le dinamiche tra club hanno favorito un rapporto che è nato in maniera naturale. Abbiamo fatto entrambi delle legittime valutazioni e la Fortitudo aveva bisogno di fare un campionato competitivo, anche se ad oggi ancora non conosciamo il nostro livello, la squadra non è ancora formata.
Parlando di salto di qualità non si parla solo di risultati sportivi ma si pensa anche alla crescita di una squadra e di giocatori. Il mercato degli italiani adesso non è semplice, è partito mentre la Fortitudo stava ancora giocando. Lo stiamo sondando per costruire un assetto di squadra più forte possibile, sugli americani sappiamo di avere un po’ più di tempo perché è un mercato più aperto.
Il recupero di Pietro sta andando bene, mercoledì avrà una rivalutazione. Ovviamente è un atleta non giovane che torna da un problema fisico quindi andrà valutato. Stiamo certamente cercando anche italiani che giochino nel suo ruolo.
Il mercato dei lunghi è aperto a tutto. Siamo orientati a una coppia di lunghi stranieri sia perché lo scorso anno ha funzionato sia per il mercato di italiani che ci impone questa scelta.
Vorrei avere un gruppo vivo dove ognuno ha il suo ruolo, i giocatori sono diversi, qualcuno è più forte, altri sono più esperti. Ognuno deve sentirsi parte di un progetto tecnico. Per fare questo servirà intelligenza e disponibilità da parte dei ragazzi, che si sentano pronti al bisogno di aiutare la squadra e il gruppo.
Sullo staff stiamo facendo delle valutazioni per capire quale sia la strada migliore per le nostre idee di gioco.
È un giocatore che ha dimostrato tanto e che piace a tutti. È anche inserito, ovviamente avendo fatto un ottimo campionato può avere idee e intenzioni diverse. È un giocatore che è sul mercato e che stiamo valutando.
Giuri e Giordano? Se ci sono alternative valide si ragiona, bisogna capire se i giocatori si considerano di livello. Giordano per me non ha fatto male, sarebbe potuto restare.
Un roster come Trapani non lo farà nessuno per 5 anni, ma servirà un roster lungo perché il campionato sarà una maratona. Servono più giocatori nelle rotazioni, alla fine il campionato dirà se saranno state sparate tutte le cartucce.
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