“Nostalgia, nostalgia, canaglia”, recita così il celebre brano di Al Bano e Romina Power, che da queste parti però non si cosa sia. Sì perché dopo lo scorso anno entusiasmante con Zirkzee e Motta, si parlava di un qualcosa di irreplicabile, anche se poi nei fatti questo è stato seccamente smentito da coloro che li hanno rimpiazzati. Anzi, ad onor del vero, come evidenzia anche la Gazzetta dello Sport, Castro ed Italiano stanno facendo anche meglio dei loro predecessori e i numeri sono da record.
I paragoni non sono delle sentenze inappelabili e non sempre hanno ragione, tuttavia sono indicativi di come stia evolvendo la stagione e forniscono dei dettagli rilevanti. Considerando le 22 partite (i rossoblù devono recuperare il match contro il Milan) il Bologna di Italiano ha un punto in più rispetto a quello di Motta (37 a 36), più gol fatti (35 a 27), più subiti (27 a 20), ma anche una sconfitta in meno (3 contro le 4 dell’anno scorso, di cui però due sono arrivate in inferiorità numerica contro Lazio e Verona).
Arrivando alla Coppa Italia, i felsinei lo scorso anno fecero il colpo grosso contro l’Inter a San Siro, ma fermarono la loro corsa ai quarti proprio contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano: come se fosse scritto nelle stelle… chi lo avrebbe detto che un anno dopo il tecnico avrebbe disputato la semifinale sulla panchina della squadra da lui eliminata lo scorso anno. Tutti questi risultati con una Champions League nel mezzo, che ha accellerato notevolmente il processo di crescita di questo Bologna. Se a questo aggiungiamo la situazione che sta vivendo Motta a Torino, vien da sè pensare la diretta conseguenza.
Arriviamo adesso a Santiago Castro, arrivato l’inverno scorso dal Velez. Prima l’apprendistato alle spalle del “maestro” Zirkzee, poi l’exploit all’ombra delle due Torri e sotto la sapiente guida di Italiano. Giocatori diversi con allenatori dalle idee diverse ma per il momento l’ago della bilancia pende per il 2004 argentino. A questo punto della stagione passata, l’attaccante olandese aveva messo a referto 8 gol e 2 assist, l’ex Velez oggi è a 8 reti e 7 passaggi decisivi. Numeri che testimoniano una crescita totale sotto più punti di vista. Il tempo sta consegnando ad Italiano un attaccante formidabile sotto porta e abile nel gioco associativo con i compagni. Tra paragoni e record si è preso la scena: in casa Bologna si guarda indietro con nessun tipo di rammarico o nostalgia.
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