Domani sera alle 20, al Palazzetto Boni di Mantova, Arblin Kaba difenderà il suo titolo italiano dei superleggeri contro Luciano Randazzo, pugile di 28 anni, nativo di Lentini in Sicilia, ma che da anni vive ad Alessandria in Piemonte. Per lui, professionista dal 2013, su 21 incontri 15 vittorie, tre pari e tre sole sconfitte. Avrebbe dovuto essere il primo avversario di Kaba per la conquista del titolo, ma diversi infortuni lo hanno portato solo ora al confronto con l'allievo di di Paolo Pesci alla Boxe Le Torri.

Kaba di anni ne ha 26, di origini Albanesi (è nato a Pilaf), ma da ragazzino è arrivato in Italia e a Bologna dai 18 anni per frequentare l'Università. Poi l'amore per la boxe, divenuta ora la sua vita. E' professionista dal 2016 e fino allo scorso novembre, quando contro Mohammed Kalladi ha subito il suo primo KO della carriera, aveva vinto i 12 incontri consecutivi, conquistando il titolo dei superleggeri il 24 maggio 2019 contro Massimiliano Ballisai. Corona che aveva difeso alla palestra del Pilastro l'ottobre successivo contro Hassan Nourdine.

Ora, a cinque mesi dall'ultimo incontro, Arblin vuole capire se gli errori commessi durante l'ultimo incontro si sono trasformati in carica per riprendere da dove aveva lasciato: <<Finalmente è arrivato il momento – racconta durante la pausa della rifinitura - Da mesi sto preparando l'incontro e sinceramente mi sento pronto. Oggi avremo il peso e domani si torna sul ring>>. Come hai preso la sconfitta con Kalladi? <<Combatto per puro spirito sportivo e dunque le sconfitte vanno accettate. Fin da subito l'ho metabolizzata e mi sono rimesso subito in pista perchè comunque l'obiettivo era la difesa del titolo italiano>>. Ma da quel match quanto hai imparato? <<In genere le sconfitte mostrano i propri limiti. Ma arrivata in quel modo ho capito che più che altro si è trattato di una disattenzione che ha permesso all'avversario di mettere un colpo vincente. Con il giusto allenamento e concentrazione gli errori si possono limitare>>. Il colpo del KO, probabilmente, è un limite da colmare? <<Se devo essere sincero, le mani da KO le avrei. Ma mi manca l'esperienza giusta per finalizzarlo sugli avversari. Sono sulla buona strada per migliorare e lo dimostrerò>>.

Affronterai Randazzo, si potrebbe dire finalmente? <<Sono due anni che ci rincorriamo ed è così, finalmente ci affrontiamo. E' un avversario scomodo perchè è scorbutico, con tanto ritmo, ma insieme al mio maestro Paolo e ad Olmo Pesci ci siamo ben preparati>>. Come ti immagini l'incontro? <<Penso che lui punti a fare il match con tanto ritmo, ma sono allenato molto bene e cercherò di impostarlo io>>.

La serata, organizzata dalla Promo Boxe Italia domani a Mantova, prevede l'apertura alle 17 con il match per i pesi Welter di Tobia Giuseppe Loriga, l'esperto pugile (44 anni) di Crotone, seguito dalla Boxe Le Torri e spesso compagno di guantoni di Kaba. Al suo rientro sul ring affronterà il torinese Marco Delmestro anche lui longevo con i suo 41 anni. Seguirà sempre sulle sei riprese il match tra i Superwelter Yassin Hermi e il romagnolo di Lugo Nicola Quarneti, quindi sulle otto riprese per i pesi Gallo Cristian Zara e Shoaib Pachi Zaman, quindi per i Superleggeri Ciprian Albert e Nestor Amilcar Maradiaga Montiel. Infine, alle 20, il titolo italiano tra Kaba e Randazzo che potrà essere seguito via streaming sul canale Youtube della federazione FPIOfficialchannel.

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