Almeno un centianio di ciclisti hanno voluto incontrarlo, festeggiarlo e brindare ad una stagione unica. Quella di Lorenzo Fortunato. Per lui il primo cittadino di San Lazzaro Isabella Conti ha usato parole di profondo ringraziamento e stima. Ora il Tour lo guarda da spettatore, ma sulle strade del Giro d'Italia è stato un grande protagonista. Per la prima vittoria da professionista ha scelto lo Zoncolan, la montagna più dura, e da quel momento non è stato più uno del gruppo, ma Lorenzo Fortunato da San Lazzaro, anzi Castel De Britti, fino ad ora conosciuto quale paese di Alberto Tomba. Ora nel chiosco del paese le fotografie sono due. Oltre a quella del grande sciatore, che il giorno della vittoria di Lorenzo ha voluto festeggiare con la sua famiglia l'evento, anche quella del piccolo fringuello della Eolo Kometa, che in salita è volato più veloce di tutti.

<<Oggi abbiamo fatto anche noi una tappa – racconta - da casa fino a San Lazzaro, è stato davvero un abbraccio bellissimo della mia gente. E' stato un vero piacere potermi fare foto, parlare con loro, raccontare quei momenti bellissimi del Giro>>.

Quel bimbo che giocava a calcio fino ai 10 anni ma che poi ha scelto il ciclismo, anche perchè faceva gol ma la sua squadra perdeva, a 25 anni ha scelto proprio la tappa più bella per arrivare alla sua prima vittoria da professionista?

<<Sono sempre rimasto concentrato ma non è stato facile. Durante il Giro prima c'è stato il passaggio a San Lazzaro dove ho potuto salutare i parenti e gli amici e devo dire ho provato una certa emozione. Poi la vittoria allo Zoncolan, quindi quella sul Montegrappa all'Adriatica Ionica. Non è stato un periodo semplice. Però sono riuscito a rilassarmi e ora sto ricominciando la preparazione in vista delle gare di fine stagione>>.

Cosa ti ha dato lo Zoncolan?

<<Tanta consapevolezza delle mie potenzialità. Non solo quella giornata con la vittoria, quanto la terza settimana del Giro. Sono stato sempre nei primi dieci e quindi mi sono fatto l'idea che in futuro nelle corse a tappe posso provare a dire la mia>>.

Ora quali programmi hai per l'autunno?

<<Correrò in Italia. Il Pantani, il Giro dell'Emilia e il Trittico con la Milano-Torino, il Gran Piemonte e il Giro di Lombardia. Spero di lasciare un segno anche lì. Nel Giro dell'Emilia, poi, c'è la scalata a San Luca più di una volta, gioco in casa e voglio provare ad andare bene>>.

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