Prima dell’inizio della partita è stato omaggiato il ricordo di Lorenzo Bastelli, giovanissimo appassionato di basket scomparso a novembre, avrà per sempre casa anche al PalaDozza. Il seggiolino a lui dedicato è nel settore della Fossa dei Leoni, il ricordo sarà fermato anche nel tempio del basket bolognese e proprio tra quei tifosi di cui si sentiva parte.
La Fortitudo Bologna perde una partita casalinga dettata da molti errori tecnici e piena di confusione nata da situazioni di certo non semplici. Mantova così può continuare la lotta per la salvezza, la Effe invece si trova appaiata a Rimini in un 22 pari che rischia di far traballare la sesta posizione per un buon piazzamento per i playoffs.
Durante i primissimi minuti dell’incontro da entrambe le parti si denota una difficoltà a non perdere palla (3 e 4). Con i cambi a metà quarto qualcosa sembra sistemarsi, ma la terna arbitrale fatica a lasciar correre delle situazioni portando dei fischi che limitano lo svolgimento fluido dell’incontro, 13 solo nei secondi 5 minuti e tanti tiri liberi di conseguenza. Il primo quarto finisce 16-23.
Il nervosismo da parte dei giudici di gara e dei giocatori della Effe si intravede anche ad inizio secondo quarto, dove a meno di un minuto dall’inizio viene chiamato fallo tecnico a Fantinelli e un fallo dubbio a Barbante che porta Veronesi a tre tiri liberi e vantaggio di Mantova di 11. La differenza aumenta e nella confusione generale di una partita molto calda si tocca anche il meno 21, quello che incide è la differenza a rimbalzo, colpa soprattutto di una Fortitudo latitante nei taglia fuori in difesa e in fase offensiva troppo pigra per cercare una seconda occasione in una partita dalle basse percentuali, Mantova così ne prende ben 29 totali contro i 13 dei padroni di casa e all’intervallo si va sul 28-48.
Il terzo quarto inizia con un bel parziale di 11-3 per la Fortitudo che rientra dagli spogliatoi più carica e ordinata, Davis prova a togliersi un po’ di paura ed entrare in gara regalando un poster ai tifosi indimenticabile contro tre uomini, peccato che poco dopo venga sostituito. Comunque la squadra continua a rosicchiare punti e con il facile layup di Panni a 30 secondi dal termine, tutti si iscrivono al tabellino e la Effe torna sul meno dieci. Sembra tutto rimandato all’ultima frazione, ma negli ultimi secondi viene fischiato fallo tecnico anche a Panni che porta ad un tiro libero aggiuntivo e un canestro da due. Alla sirena si è sul 49-62.
Nell’ultimo quarto la tensione si taglia con un coltello, fallo tecnico fischiato a Thornton dopo pochi secondi e altro tiro libero aggiuntivo. Aradori e compagni dopo tre minuti tornano a vedere una differenza minore di 10, punteggio sul 57 a 64 e timout per coach Zanco. Da questo momento la partita si anima e in un PalaDozza incandescente la Fortitudo si trascina sul meno 4, succede di tutto e vengono chiamati due falli tecnici, uno a Dalmonte e il secondo di Cucci per simulazione che lo esclude dalla partita, dando così una boccata di aria fresca agli ospiti nel punteggio. Nessuno molla e in una partita caratterizzata dai tiri liberi, la Fortitudo si porta nuovamente sul meno 4 e successivamente sul meno 1 con una bomba di Aradori. Mancano una manciata di secondi e si cerca il classico fallo per non far sprecare tempo ma nell’errore di Ross nel secondo libero, ancora una volta il rimbalzo è offensivo, nuovo giro ai liberi e partita che termina sul 73-77.
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