Federico Ravaglia, nato e cresciuto sotto le Due Torri, si è raccontato in una lunga intervista a Il Resto del Carlino attraversando temi che variano dall’Europa al rapporto con la famiglia, dal passato del Bologna alla stagione in corso.
Di seguito riportiamo alcune delle sue parole sul tecnico rossoblu Vincenzo Italiano e sui compagni di squadra.
Su Vincenzo Italiano dopo Motta
“Dal primo giorno, il mister ci ha trasmesso la sua fame, ma soprattutto la grande emozione di guidare un club come il Bologna, di allenare noi: ci ha fatto sentire importanti. Ci ha ricordato che quello che avevamo fatto era storico, ma che ora si ripartiva da zero.”
Dove può arrivare il Bologna di oggi?
“Il gruppo c’è, abbiamo fame: possiamo andare a caccia dell’Europa anche quest’anno.”
Su come è cambiato passare dal calcio di Motta a quello attuale
“Come tutti i cambiamenti, c’è una fase di assestamento da attraversare, ma le cose buone ci sono e si vedono: la direzione è quella giusta, dobbiamo seguirla. Sento dire che facciamo un calcio più rischioso: non è vero. Ciò che facciamo è tutto ben calcolato. Esprimiamo un gioco più verticale, improntato alla finalizzazione, più aggressivo in fase di non possesso. Ma abbiamo difensori con le caratteristiche giuste per farlo.”

Sul problema in attacco e Thijs Dallinga
“Thijs è arrivato in un mondo nuovo, con tanta pressione addosso perché sostituiva Joshua Zirkzee che è stato uno dei migliori in Europa. Però, occhio: mi ricordo lo Zirkzee di Parma e quello della prima stagione da noi. In allenamento pensavo fosse un fenomeno: ma ci ha messo un anno per esplodere. Ecco, Thijs ha bisogno di tempo: ha le qualità per fare 15 gol.”
Su Riccardo Orsolini
“Sappiamo tutti che giocatore è Ricky, quanto sia importante per noi. Chiaro che, ogni anno, ci si aspetta di più da lui. Ma credo che, smaltita un po’ anche la delusione azzurra, rivedremo l’Orso che conosciamo.”
Sulle gerarchie e un possibile debutto in Europa
“Abbiamo un grande team: coi nostri preparatori, Vincenzo Sicignano e Antonio Rosati, il rapporto è bellissimo. C’è stata una riunione in cui il mister non ci ha messo paletti: ci ha detto che siamo tutti importantissimi. Quest’anno so di poter trovare spazio, viste le tante gare: voglio farmi trovare pronto. Poi chiaro: sogno l’esordio in Champions League.”

LEGGI ANCHE: Bologna, Ravaglia: “Liverpool tutt’altro che gita. Possiamo ripetere l’ultima stagione”