Christian Pavani è intervenuto nel post partita di Fortitudo-Milano, toccando anche temi legati all'ultimo DPCM che obbligherà a giocare a porte chiuse:

"Gli assembramenti? Non fatemi parlare. E’ difficile per tutti, non è facile tenere in piedi questa situazione. Fare sport è passione, aggregazione, adrenalina, siamo professionisti e non facciamo certo amichevoli. Giocare così non è facile, io sono uno che costruisce e non che distrugge.. è facile valutare dopo, ma io sono uno che deve prendere decisioni prima. Io lavoro per stare vicino ai nostri tifosi, ringrazio tutti: oggi abbiamo fatto una bella partita, peccato, dovevamo forse crederci un po’ di più, ma questo è un progetto nuovo e chiedo alla gente di starci vicino in un momento particolare. Abbassiamo i toni, non urliamo: anche a me piacerebbe avere qualche soddisfazione, oggi mi ero quasi illuso, e con il nostro pubblico l’avremmo portata a casa. L’anno scorso con la gente abbiamo vinto 4-5 gare clamorose, e non sopporto si facciano paragoni con quello che è adesso, perché il pubblico Fortitudo manca troppo. Siamo la squadra più penalizzata, i giocatori vengono qua perché sanno che passione c’è, e noi dobbiamo tenere alta l’attenzione. Abbiamo perso punto con Roma, e in partite giocate in casa che con la gente avremmo vinto. Siamo un gruppo fantastico, ed è incredibile divertirci in un momento fantastico in un momento non semplice. Abbiamo sempre voglia di fare, di non mollare mai. E da stasera, a porte chiuse, è ancora più difficile. I giocatori? Avrei mangiato un orecchio ad Happ sullo sfondamento, ora aspettiamo perché se dovrà star fuori per quell’errore… è la stessa cosa successa a Sims l’anno scorso, infortunio per una sciocchezza. Ma oggi siamo stati super, ci vuole pazienza. Siamo partiti male, vedremo. L’esordio di Coppa senza pubblico? Non ce lo meritiamo, ma questa è una guerra senza spari, e dobbiamo essere pronti e preparati. C’è un danno economico pazzesco, per uscire da questa situazione ci vorranno anni, e la cosa importante adesso è davvero tenere il proprio posto di lavoro, altro che valutare giocatori. Siamo in una crisi pazzesca, il non poter far entrare alle partite gli sponsor potrà avere altri contraccolpi, va tutto male. Poi se ai tifosi non va bene quello che stiamo facendo, andiamo davvero tutti a casa. Sono contento della partita dei giovani, Palumbo e Sabatini hanno fatto bene contro una squadra come Milano. Rodriguez avrà paura di trovarsi Gherardo anche sotto la doccia… E’ un progetto da portare avanti, finora non abbiamo avuto fortuna, con gente infortunata, altri che girano in stampelle. L’inizio di stagione non è stato buono, poi ci chiudono i palasport… tutto bene. Saunders? Mercato? In questo momento pensare di andare sul mercato è molto difficile. Carraretto e Breveglieri ci guardano, ma è una situazione economica delicata, e serve vedere quale sarà il futuro della pallacanestro. I ragazzi hanno dimostrato di essere un bel gruppo, noi restiamo comunque informati: sappiamo che Saunders sta uscendo dalla sua squadra e che ha un buon rapporto con Meo, ma la società sta già facendo sforzi enormi. Chi vive dentro i nostri uffici sa che ogni momento le cose cambiano, e chiedo pazienza: stateci vicino, abbiamo bisogno, nel 2013 non c’eravamo e ora siamo qua. E’ un anno particolare".

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