Gianluca De Ponti, per gli amici semplicemente Gil, nasce a Firenze ed è tifoso viola. La sua carriera calcistica lo porta a vivere per tre anni sotto le Due Torri, prima nella stagione ‘77-’78 e poi nel biennio ‘82-’84. Il cuore è diviso tra le due squadre e, oggi, spera in un pareggio che possa essere utile ad entrambe le formazioni per la rincorsa all’Europa. Il figlio è tifoso rossoblù, mentre la moglie è bolognese. Gil De Ponti stasera in Bologna–Fiorentina vivrà un doppio derby. Ecco l’intervista rilasciata alla Repubblica.
Il campionato è ancora lungo, tutto può succedere: di certo c’è che il Bologna scoppia di salute, come dimostrano le ultime vittorie contro Sassuolo e Lecce, e ancora prima il pareggio di Milano. Ma anche la Fiorentina, dopo il periodo buio delle scorse settimane, è tornata a convincere contro il Frosinone:l’equilibrio regna sovrano come non mai, saranno decisivi gli episodi. Spero di sicuro in una bella partita.
Forse leggermente il Bologna, perché gioca in casa ed arriva da un bel filotto di risultati consecutivi: lasquadra di Motta sta facendo delle grandi cose, è esaltante. Dall’altra parte comunque c’è una Fiorentina che pur discontinua, può sempre dire la sua.
Lo spero con tutto me stesso, ma credo che le prime quattro posizioni siano già prenotate: quest’anno per il Bologna sarebbe ideale andare in Conference, o magari anche in Europa League, per poi crescere poco alla volta, con gradualità.
Nelle ultime partite, compresa la Coppa Italia, è andata meglio alla Fiorentina, ma tutti a Firenze riconoscono che avrebbe meritato di più il Bologna: Motta mi piace tantissimo, ha dato alla sua squadra un marchio fin troppo riconoscibile.
Il suo gioco è entusiasmante, fa rendere tutti al massimo: è destinato a grandi palcoscenici. La Fiorentina invece va più a sprazzi, tanto che nelle ultime settimane c’era stato anche un accenno di contestazione. Poi certo, nel complesso è sempre lì a ridosso della zona europea. Ma il Bologna secondo me gioca molto meglio.
Faccio fatica a riconoscermi in un calciatore specifico, di certo c’è una cosa: mi piace tantissimo il “cespuglione”, come lo chiamo io, Zirkzee. Un vero fuoriclasse, ha un futuro radioso davanti. Sono contento poi per il ritorno di Orsolini, si è risollevato al momento giusto. In generale però voglio fare un grande applauso a tutto il Bologna, che è la vera sorpresa di quest’anno: l’unico passo falso è stato quello di Udine, dove i ragazzi di Motta sono scesi in campo già sicuri di vincere. Ma hanno imparato la lezione.
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