È stato finalmente un weekend di pieni sorrisi per Basket City, con tre vittorie in altrettante partite e di peso specifico notevole per motivi diversi.

La Virtus doveva riprendere il filo con la vittoria dopo i due ko con Napoli e Tortona. La sfida contro Pesaro era ampiamente alla portata delle V Nere che hanno sudato per tre quarti prima di allungare definitivamente le mani sulla partita spezzando la resistenza di una coriacea Vuelle. Non abbiamo visto la Segafredo brillante e dominante di inizio stagione ma comunque una squadra più attenta ai dettagli, più vogliosa di difendere, più determinata a contendere le palle vaganti. Il tutto con un reparto lunghi ridotto all'osso e in più con un Belinelli fermatosi per precauzione. Ecco, la questione ora più urgente da capire in casa dei Campioni d'Italia è quella legata all'infermeria: tutti questi acciacchi vari, fatta eccezione ovviamente per quelli traumatici, sono figli di cosa? È un analisi che si può fare in modo compiuto solo all'interno dello staff che da agosto sta lavorando con i giocatori. Ma certamente una risposta va trovata per porre rimedio e non rischiare di compromettere la stagione quando conterà.

Battere Treviso per i tifosi della Fortitudo è sempre una soddisfazione. E proprio la presenza della Fossa e un pubblico ancora più partecipe non possono non essere messe nell'elenco dei fattori che hanno inciso sulla vittoria Kigili. La difesa è stata nel complesso eccellente, specie se paragonata a quella delle partite precedenti, e soprattutto è stata decisiva quando la Nutribullet pareva sul punto di prendere in mano la gara. Successo di squadra dunque, ma menzione particolare la meritano Baldasso, che ha infiammato tutto il PalaDozza con le sue triple, e Benzing, che ha mostrato come inserito nel giusto contesto possa essere davvero un valore aggiunto per i biancoblu.

La Virtus femminile ha chiuso la settimana strapazzando Sassari dopo averlo fatto con Venezia e aver riaperto i giochi in Eurocup vincendo in Spagna. Con la squadra quasi al completo (manca solo Cinili, prossima al rientro), Lardo può finalmente adottare il modo di giocare che aveva in mente quest'estate. Se questo modo porterà trofei lo scopriremo, evidentemente, solo a fine stagione ma intanto appare chiaro come questa Virtus per come è stata pensata e costruita sia una credibile candidata per fare strada in A1.

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