Ndoye e Beukema sono solo gli ultimi: da Schouten a Zirkzee, le plusvalenze del Bologna. Bologna Sport News (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)
Dopo Sam Beukema anche Ndoye saluta Bologna, direzione Premier League. I due sono soltanto gli ultimi ad essere partiti per cifre monstre. Le cessioni da record degli emiliani
Dopo un fitto intrigo si è risolto anche il rebus di Dan Ndoye, ormai prossimo a vestire la maglia del Nottingham Forest di Nuno Espirito Santo. I rossoblù perdono quindi un’altra pedina chiave dopo Sam Beukema, sbarcato a Napoli qualche giorno fa. Il tutto non deve sorprendere perché la storia recente del Bologna ha raccontato proprio questo: acquisti per cifre modiche e vendite monstre. E’ stato questo anche il caso del centrale olandese e dell’esterno svizzero, partiti nell’ultima campagna estiva.
Infatti i due sono solamente gli ultimi due casi di una politica che ha segnato i successi dei felsinei negli ultimi anni (qualificazione in Champions e vittoria Coppa Italia). Riavvolgendo il nastro infatti sono stati diversi i calciatori acquistati a cifre contenute e rivenduti al doppio o al triplo, generando talvolta anche plusvalenze da record. Basti pensare a Beukema, arrivato dall’AZ per 7.98 milioni. A distanza di soli due anni, il suo valore si è più che triplicato, permettendo ai felsinei di generare una plusvalenza importante. Il residuo a bilancio del giocatore ammonta a 4 milioni, ciò significa che il Bologna ricava un effetto positivo di 27 milioni dal suo trasferimento.
Lo stesso Ndoye, prelevato dal Basilea nel 2023 per 10.15 milioni e rivenduto a più di 40 milioni (45-46 coi bonus più una percentuale sulla rivendita) è l’emblema di questa politica, come testimonia la plusvalenza registrata. Lo scorso anno era spettato a Zirkzee e Calafiori. L’olandese arrivò nel 2022 dal Bayern Monaco, che pretese però una cospiscua percentuale sulla rivendita, a titolo definitivo per 8.5 milioni di euro ed è stato rivenduto al Manchester United per 42.5. Il difensore azzurro venne invece prelevato dal Basilea per 4 milioni più bonus, per poi passare all’Arsenal per 45 milioni più altri 5 eventuali di bonus.
Le cessioni più celebri sono state raccontate, ciò non toglie nulla agli altri capolavori del Bologna di Sartori in uscita negli ultimi anni, seppur solamente Calafiori e Zirkzee siano stati acquistati direttamente dal classe 1957. Talenti presi a poco e rivenduti a cifre ben più alte. Si pensi a Jerdy Schouten, approdato sotto i Portici per appena 2.15 milioni e rivenduto quattro anni più tardi al Psv, squadra di cui ora è capitano, per 12.35. Pochi anni fa sotto le due Torri impressionò Aaron Hickey, terzino scozzese classe 2002. Il giovane arrivò dall’ Heart of Midlothian per 1.7 milioni e due anni dopo fu venduto al Brentford per 14.25 milioni più altri 5.5 di eventuali bonus. Ultimo capolavoro, ma non per importanza quello di Arthur Theate, acquistato per 6.75 dall’Oostende e rivenduto al Rennes per 19 milioni più altri 3 di bonus. Quello che però accomuna tutte le cessioni da record è che i rossoblù sono quasi sempre riusciti a rimpiazzarli adeguatamente.
Questa politica nelle ultime stagioni ha sempre portato a dei risultati, vedremo se anche quest’anno sarà così. Al posto di Beukema intanto è arrivato Vitik, aumenta invece la curiosità per quanto concerne il sostituto di Ndoye.
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