Mercato Bologna, Pagliuca si sbilancia: "Addio a tanti big..." (Photo by Henri Szwarc/Bongarts/Getty Images Via OneFootball); Bologna Sport News
L’ex portiere Gianluca Pagliuca ha parlato del Bologna odierno. Il vicecampione del mondo con l’Italia nel 1994 ha parlato di mercato, di prospettive future, di Sartori e del Mondiale 2026.
Una carriera tra la Sampdoria che vinceva un trofeo all’anno – quella di fine ’80/inizio ’90 -, l’Inter e il Bologna. Gianluca Pagliuca è stato interpellato su varie questioni riguardanti il Bologna degli ultimi anni e le prospettive future della squadra con Italiano al comando e Sartori dietro le quinte.
Parole di uno che il calcio lo conosce, soprattutto nelle sue dinamiche interne e di spogliatoio, oltre che da analista e tifoso. Di seguito le parole di Gianluca Pagliuca rilasciate in un’intervista riportata su Il Resto del Carlino.
Le parole sulle cessioni di Beukema e Ndoye: “Perdita importante, inutile negarlo. Beukema per due anni è stato il leader della difesa, l’uomo che dettava i tempi a tutto il reparto. Ma in un’altra zona del campo potrei dire la stessa cosa di Ndoye, che nell’ultima stagione, grazie a Italiano, ha avuto una crescita pazzesca.” Pagliuca riconosce l’importanza delle cifre a cui sono stati venduti i top, e continua: “Se adesso viene il Sunderland e mette sul piatto trenta milioni per Lucumi che fai, non lo vendi?”
Pagliuca predica calma e ritorna all’estate scorsa e al ruolo del Direttore Tecnico: “Calma, l’esperienza dello scorso anno non ha insegnato niente? Anche allora sono partiti i migliori e poi il Bologna ha fatto una stagione che è entrata nella storia […]. Con uno come lui (Sartori) a fare il mercato sono tutto fuorché preoccupato. Anzi, dico di più: sono sicuro che anche quest’anno ci divertiremo.”
Sull’approdo di un bomber come Immobile al Bologna: “Ciro lo conosco, ho ascoltato le sue parole in sala stampa e ho visto come si è presentato sul campo. I gol li ha sempre fatti e sono sicuro che continuerà a farli. Sogna il Mondiale? Ci sta, ma prima al Mondiale dobbiamo andarci.” E sulla firma di un altro giocatore di esperienza come Bernardeschi: “Anche lui non è più un giovincello, ma la qualità è fuori discussione. La differenza in questi casi la fanno le motivazioni: se vuoi rimetterti in gioco e rilanciarti alla grande Bologna oggi è la piazza perfetta.”
Sulla possibilità di vedere i rossoblù in Azzurro con CT Gattuso: “Il suo calcio è completamente diverso da quello di Spalletti e penso che più di un rossoblù, a cominciare da Orsolini, avrà la chance di vestire la maglia azzurra.” E sui percorsi nelle coppe che attendono i felsinei: “Intanto in Coppa Italia parti col vantaggio del fattore campo, che per arrivare in fondo non è poco. La stessa Supercoppa italiana è un’occasione: con due partite secche te la puoi giocare. Senza dimenticare l’Europa League: d’accordo, ci sono buonissime squadre, ma non hanno la caratura delle squadre di Champions. Non penso alla finale di Istanbul: ma penso che il Bologna potrà fare un bel po’ di strada.“
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