Collettivo+Bologna+guidato+da+Italiano+e+nel+segno+di+Mihajlovic%3A+ora+il+tour+de+force
bolognasportnewsit
/news/549736332987/collettivo-bologna-guidato-da-italiano-e-nel-segno-di-mihajlovic-ora-il-tour-de-force/amp/
Editoriale

Collettivo Bologna guidato da Italiano e nel segno di Mihajlovic: ora il tour de force

Il Bologna non si ferma più: è nelle zone nobili della classifica e può sognare. Un collettivo guidato da Italiano e nel segno di Sinisa Mihajlovic

Infortuni? Sì, grazie, se il risultato è quello di Udine. La mia è una provocazione tesa a valorizzare la grandezza di questo gruppo creatosi nel tempo grazie a ragazzi che hanno valori umani importanti. E bravo a chi lo sta guidando con grande lungimiranza, tale Vincenzo Italiano.

La grandezza di questo gruppo – ribadirlo non guasta – è sotto gli occhi di tutti. Prendete la gara di Udine con tutte le insidie del caso: il Bologna sale in Friuli senza metà squadra titolare (Cambiaghi, Rowe, Immobile, Skorupski, Holm e Freuler sono out da tempo), ma chi è sceso in campo lo ha fatto con grande maturità e senso di appartenenza.

Cosa voglio dire? Che se esce Orsolini (reo del rigore sbagliato, ma protagonista dell’assist a Pobega che dà il là alla vittoria) entra Bernardeschi e quasi quasi non te ne accorgi. Il Berna ritrova il gol in Italia dopo 4 anni di esilio laddove il calcio vale come meno del due di briscola.

Collettivo Bologna: ed ora il tour de force

Il Bologna è lassù fra le prime cinque del campionato con merito e sa bene Vince da Ribera che bisogna stare con i piedi per terra. La stampa ci prova a stuzzicarlo per la “bella classifica”, ma il volpone siciliano sa bene che le classifiche come nascono muoiono. Ne più, né meno.

Dice il Vince che “è ancora lunga e dobbiamo lavorare senza disperdere questo grande entusiasmo che c’è in città e allo stadio“. Eppoi coccole ai suoi ragazzi a cominciare da Pobega voluto l’anno scorso per i trascorsi spezzini in comune. Non puoi non sottolineare la bravura di un ragazzo che si è presentato al Friuli con i galloni del veterano, al netto degli eccessi del passato, ma fatemi dire, se Bologna ha amato un certo Medel, può fare altrettanto con Pobega.

Collettivo Bologna: ed ora il tour de force (Ansa Foto) – BolognaSportnews

Un bravo collettivo ma senza tirarsi indietro sottolineando le singole prestazioni. Così deve essere un allenatore, umile e rassicurante, e conscio che da qui alla fine della stagione ci sarà da battagliare contro tutti. Il calendario? è tosto e meritevole di attenzione: da qui a fine anno i rossoblù dovranno giocarsi otto/nove incontri.

A cominciare da giovedì con il Salisburgo (in Europa League) per poi affrontare in ordine crescente Cremonese, Parma, Lazio, Celta Vico, Juventus, Inter (a Ryad, in Supercoppa di Lega e chissà se arriverà anche il secondo match, che significherebbe finale) e poi chiudere il 28 dicembre con il Sassuolo. Eviterei previsioni anche perché siamo soggetti all’imponderabilità.

Umiltà Italiano, Fenucci miglior manager dell’anno

Dicevo dell’umiltà di Italiano palesata sin dal suo arrivo la scorsa estate. Italiano diede merito al suo predecessore. Non tutti lo fanno. La storia del calcio ci insegna che fior di allenatori hanno costruito una carriera sul seminato altrui. Italiano sapeva di avere ereditato da Motta un gruppo importante.

A sua volta Motta sapeva (nel suo inconscio) di avere ereditato bravi atleti ben mentalizzati da Sinisa Michailovic. Lo sa bene Vince e lo sa bene l‘AD Fenucci, che ai margini del Social Football Summit e degli SFS Awards, ha dichiarato come la serie positiva dei rossoblù sia partita da lontano: “Il ciclo da cui abbiamo iniziato a essere competitivi è nato con Sinisa, credo che con lui sia nata la particolarità di far sentire qualcosa che sia un po’ più di un’organizzazione sportiva che competa. Noi siamo una famiglia sportiva, quel sentimento di unione e rispetto è nato con Sinisa Mihajlovic, che è ancora con noi a Casteldebole perché abbiamo una foto che ci ricorda il suo sorriso ogni giorno”.

Insomma, a Fenucci va il premio come il miglior manager dell’anno, roba da far girare la testa al pari di una “provinciale” che si trova a tu per tu con l’alta classifica. Provinciale solo per chi ancora non ha compreso cosa stia facendo il club guidato da Joey Saputo.

Bologna “snobbato” dalle Tv: il caso di Dazn

È vero che i media sottolineano la bravura di questo Bologna, ma è altrettanto vero che il “miracolo calcistico bolognese” non può essere liquidato con uno scarso minutaggio, in genere concesso alle classiche provinciali. Basta solo vedere come il BFC sia stato trattato da DAZN in sede di gestione della diretta di sabato scorso.

Collegamento dieci minuti prima del fischio iniziale di cui sette sono riservati a pubblicità; telecronaca ad una sola voce e priva di interviste, pre, durante e post gara. Attenzioni invece concessa al pre partita di Fiorentina-Juventus cominciato un’ora prima del fischio d’inizio.

Concludo affermando che un Club pluripremiato come quello del BFC meriterebbe più attenzione. Ricordiamo il “premio Peppino Prisco 2025” a Saputo, il premio Nereo Rocco a Sartori e il “Bulgarelli” a mister Italiano. Ai premi suesposti, mi permetto di addizionare quanto la Città Metropolitana di Bologna stia esprimendo a livello europeo e mondiale.

Certo, il refrain parte sempre dal contesto calcistico con il BFC protagonista prima in Champions League e poi in Europa League, ma non è da meno la dimensione “Eurolega” in cui la Virtus Pallacanestro si cimenta da anni.

Bologna, non solo calcio: dalla F1 alla Coppa Davis

A queste produzioni sportive d’eccellenza, aggiungo nell’anno in corso la Mezza Maratona di Bologna; il GP di Formula 1 di Imola e il team mondiale della Ducati in MotoGp, per finire alla Coppa Davis, palesatasi alla fiera district con un indotto senza precedenti: “Sessantunomila persone nei primi cinque giorni – racconta un orgoglioso presidente FIP Binaghi – biglietti venduti in 73 paesi diversi, contro i 37 dello scorso anno.

Bologna, non solo calcio: dalla F1 alla Coppa Davis (Ansa foto) – BolognaSportnews

Sono la base di un impatto economico pari a 143, 8 milioni di euro”. Senza dimenticare il ciclismo con il Giro dell’Emilia, il girone di Eurobasket femminile giocato al PalaDozza (con le ragazze poi protagoniste con il bronzo finale) e la Pole & Aerial World Cup che approderà in città a novembre. Insomma, non solo arte, musica e tortellini sotto le Due Torri, Bologna c’è anche sul piano sportivo, in chiave europea e mondiale.

Recent Posts

Altro esonero in Serie A: già scelto il sostituto

Il futuro di un tecnico sembra essere ormai segnato. L'ultimo passo falso potrebbe costare molto…

31 minuti ago

Bologna, la forza dei rossoblù è nel gruppo

A Bologna ormai segnano tutti, e la partita contro l’Udinese ne è stata la conferma.…

2 ore ago

Inter, Calhanoglu via a gennaio: il sostituto arriva dal Belgio

Nel mirino dei tifosi dopo il derby di ieri ci è finito Hakan Calhanoglu, che…

3 ore ago

Bologna, senti Hernanes sulla difesa: “Contro il Napoli sembrava il Bayern”

Il fantasista brasiliano ex Lazio, Inter e Juventus si è espresso sul momento d'oro dei…

3 ore ago

Il Bologna di oggi o quello dello scudetto: chi va più forte?

I rossoblù sono a quota 24 punti in 12 partite: è il miglior avvio degli…

4 ore ago

Bologna, meglio anche del 2002/03: l’amarcord di quella stagione

La marcia degli uomini di Italiano sembra inarrestabile: totalizzati 24 punti in 12 partite, due…

7 ore ago