Partita speciale per l’olandese, centrocampista, all’occorrenza difensore della Juventus che è stato lanciato proprio da Sartori ai tempi dell’Atalanta.
Tra le più grandi scoperte di Sartori della sua lunga carriera c’è sicuramente Teun Koopmeiners. Il centrocampista era già famoso nel 2021 agli esperti di calciomercato ma l’arrivo e affermazione all’Atalanta è stata la consacrazione definitiva di uno dei migliori centrocampisti del campionato italiano degli ultimi anni.
Un giocatore che ai tempi dell’Atalanta andava sempre in maniera continua in doppia cifra sia di gol che di assist. Quella di domenica sarà una partita del cuore, siccome affronterà il Bologna di Sartori, colui che lo ha fatto scoprire totalmente al calcio italiano.
Juventus, le tante aspettative e le difficoltà di Koopmeiners
Dal suo arrivo alla Juventus, Koopmeiners ha avuto tantissime, forse troppe, pressioni. Sia per la cifra molto cospicua spesa dalla società che per gli enormi numeri che ha sempre avuto a Bergamo-
Un peso che ha portato il giocatore a non rendere fin da subito. Thiago Motta lo ha provato in diverse posizioni, oltre che per certi momenti a darli pure la fascia da capitano. Un esperimento non andato e che è proseguito forse peggio con l’avvento di Tudor.
Il croato non ha mai perso fiducia in lui, mettendolo sempre titolare ma i risultati continuavano a non arrivare. Con l’ennesimo cambio di panchina e l’avvento di Spalletti, l’olandese sembra aver trovato la sua quadra da difensore centrale. Una posizione che aveva ricoperto ai tempi dell’AZ.

Le dichiarazioni di Koopmeiners sul nuovo ruolo
Di recente Koopmeiners ha parlato della sua nuova posizione da difensore centrale e dalle richieste di Luciano Spalletti: “In questa posizione mi trovo molto meglio, perché non sono un attaccante che gioca spalle alla porta come ho fatto all’inizio di questa stagione. Con Spalletti ora c’è un modo diverso di entrare in campo, un nuovo spirito positivo. E io in questa posizione adesso mi sento molto meglio.”
Continua l’ex AZ: “Ora gioco in un ruolo in cui posso dimostrare le mie qualità e posso aiutare la squadra. È vero che in qualche partita ho pensato: ‘questo ruolo non è il mio’. Sono sempre sceso in campo per vincere ma quando non giochi nella tua posizione è troppo più difficile. Ora invece mi sento molto meglio, questo è un ruolo che può davvero essere quello di Koopmeiners”.





