Roberto Soriano dal suo arrivo nel gennaio del 2019 ha significato tanto per il Bologna. Prima un'importantissima salvezza conquistata con alla guida Sinisa Mihajlovic, poi grande spirito sul campo e nello spogliatoio, non a caso era lui il capitano rossoblù. Diversi anni sotto le due torri per Soriano: 153 presenze in maglia felsinea, condite da 18 gol e 26 assist. Ecco le sue parole a la Repubblica sul Bologna di oggi e sul suo possibile ritorno in campo.

La vita senza il calcio

Fino a poche ore fa ho abitato a Bologna, venerdì pomeriggio ci ho fatto l’ultimo aperitivo, non è che ho smesso, ho solo un problema al ginocchio che mi trascino dall’anno scorso, e non ne sono ancora uscito. Ho avuto qualche offerta, ma ho preferito dire di no, perché son fatto così, voglio rientrare ma al meglio”.

Possibile rientro a gennaio? Offerte da chi?

Spero di sì. Sulle offerte preferisco non rispondere, domanda troppo personale”.

Sul Bologna di oggi

Dico la verità, adesso mi piace, anche in panchina vedo che c’è della qualità, ci sono giocatori giovani, motivati, credo che la società abbia fatto un bellissimo lavoro. Confesso che quest’estate quando ho visto che andavano via Schouten e Marko due giocatori davvero molto importanti, poi anche Dominguez, beh, lì mi sono un po’ preoccupato, mi son detto: ‘qui bisogna che in fretta prendano qualcuno’. Che è poi quello che è successo, ma non hanno preso per prendere, hanno fatto secondo me ottime scelte”.

Bologna pronto per l'Europa?

Undici partite non sono poche, voglio dire che questi risultati non sono casuali, ora vediamo come finisce a Firenze, mi aspetto una bella partita, divertente. Ma undici giornate non sono neanche tante per sbilanciarsi sulla stagione. Credo sia ancora presto per certe valutazioni”.

Roberto Soriano (ph. bolognafc.it)
Roberto Soriano (ph. bolognafc.it)

Su Thiago Motta

Ogni tecnico ha la sua impronta, le sue idee, il suo modo di lavorare. La squadra gioca bene, io poi m’ero accorto già l’anno scorso che aveva idee interessanti, lavoravamo molto sul posizionamento in campo, voleva ampiezza in certi momenti, la squadra corta in altri, molti giocatori fra le linee, cura tanto il gioco senza palla. Gli piace il possesso ma non fine a se stesso, cerca sempre l’efficacia”.

Ottime prestazioni di Ferguson

Credo che Lewis abbia stupito tanti, non solo me, a volte non si nota tanto, ma fa veramente un gran numero di cose, corre di continuo, può dare una mano in mezzo al campo come mezzala ma può fare il trequartista e sa inserirsi in zona gol, preziosissimo”.

Somiglianze tra Ferguson e Soriano

Non sta a me dirlo, ma in effetti anche io facevo il finto trequartista, nel senso che Sinisa mi concedeva una certa libertà di manovra, rientravo, poi mi inserivo, sì, credo che il paragone ci possa stare”.

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