Carlo Pellegatti, noto giornalista e telecronista sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle prestazioni degli allenatori in Serie A, concentrandosi anche sul Bologna di Vincenzo Italiano e confrontandolo con quello di Thiago Motta. Ecco quanto dichiarato a Scommesse.io.
Bologna, Italiano sulla strada giusta per far dimenticare Motta
Un doppio forte applauso a Vincenzo Italiano, che ha ereditato il difficile compito di far dimenticare le imprese dei rossoblù di Thiago Motta e di Zirkzee. Doppio perché, nelle prime otto partite, aveva vinto solo una volta a Monza. Un macigno sul suo lavoro che, nonostante l’impegno di Coppa, è riuscito a cambiare marcia, posizionandosi alle spalle della zona Champions League, grazie a una manovra fluida e veloce, che ha esaltato Castro e Orsolini. Italiano ha raggiunto una media di 1,65 punti in 20 partite, inferiore rispetto alla media di Thiago Motta nel suo periodo a Bologna (1,68 punti in 76 partite). Se riuscisse a mantenere la crescita vista finora, potrebbe effettivamente replicare o migliorare le prestazioni di Motta, grazie a un approccio offensivo e una gestione dinamica del gruppo

Motta peggio dell’Allegri bis: Juve fragile e discontinua
Capitolo Thiago Motta, alla guida di una Juventus troppo presto lontana dalla lotta per vincere lo scudetto. Sta affrontando difficoltà nel mantenere continuità di risultati, nonostante un gioco che a tratti mostra idee chiare. La Juventus sotto la sua guida soffre di un equilibrio fragile e di un sistema difensivo meno efficace rispetto al periodo di Allegri, che vantava una maggiore solidità. Tanti i pareggi, gioco non sempre divertente, nonostante una campagna acquisti sontuosa. Il pareggio sul difficilissimo campo di Bergamo e la vittoria su un deludente Milan devono essere confermati nell’esame più difficile: quello di Napoli contro l’arrembante squadra di Antonio Conte, capolista della classifica. Il “Maradona” dovrà dire se siamo vicini a una nuova ripartenza per Thiago Motta e i suoi ragazzi, che al momento hanno una media di 1,76 punti in 21 partite, inferiore rispetto al non certo entusiasmante triennio dell’Allegri bis (1,84 punti in 149 partite).

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