In un mondo ideale sarebbe perfetto se ogni 30 secondi potessero sfilare ogni giocatore per mettere il loro timbro di merito nella partita. È stata una partita che va aldilà della percentuale irreale da tre punti, ha avuto come genitori delle percentuali l’atteggiamento e la volontà di fare un passaggio in più.
Se nella scelta di un gioco d’attacco, chiunque è disposto a fare qualcosa in più, alla fine ci sarà sempre un esito positivo, l’aspetto fondamentale è riuscire a fare un passaggio in più, questa sera è stato fatto. Lo abbiamo fatto per quaranta minuti.
Il merito difensivo invece è la somma dei singoli, non solo nel tenere gli uno vs uno, ma anche di buttare dentro le regole principali della partita, regole che ci hanno dato serenità nell’attaccare perché dietro eravamo solidi. Do merito ai giocatori e lo sottolineo, eravamo tutti incazzati e per questo è stata una partita di grande intensità e aggressività sia offensiva che difensiva.
Quando si vince una partita, bisogna essere felici, non bisogna pensare ad uno “scampato pericolo”, questo senso di felicità bisogna trasformarlo in positività.
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