Alla vigilia della gara valevole per la settima giornata di Champions League tra Bologna e Borussia Dortmund, in programma martedì 20 gennaio, alle ore 21 allo stadio Renato Dall’Ara, è intervenuto Riccardo Orsolini. Il fantasista rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
È una cosa a cui tengo molto, vorrei regalarmelo. Finora ha segnato solo Lucumì da palla inattiva. Non abbiamo fatto tanti gol in Champions, ma domani è una grande opportunità per ognuno di noi perché vogliamo sfruttare l’ultima partita casalinga per fare punti e faremo di tutto per cercare di vincere perché la casella è ancora a zero.
Da quando sono bambino giocando a questo sport cerco sempre la via della rete. Mi piace dribblare e puntare la porta, è una mia caratteristica, poi è normale che la percentuale di errore si possa alzare per uno che gioca nel mio ruolo. A chi si lamenta delle mie giocate posso dire di stare seduti tranquilli e aspettare perché prima o poi qualcosa combino (sorride Vincenzo Italiano al suo fianco mentre domanda ad alta voce: “Si sta riferendo a me?”, ndr).
Sono orgoglioso del percorso che abbiamo fatto, sono stati anni di sacrifici poi conditi dalla cavalcata della scorsa stagione che ci ha permesso di poterci giocare queste partite, in questi palcoscenici, con queste squadre. Molti di noi non l’avevano mai fatta, sapevamo che le squadre erano forti e i ritmi elevati: potevamo riscontrare difficoltà, ma non abbiamo mai demeritato o perso la faccia contro nessuno. Ci piacerebbe rigiocare qualche partita con la forma di adesso ma questo percorso ci ha dato una grossa spinta anche in campionato e i risultati si vedono. Siamo orgogliosi del percorso che stiamo facendo.
Mi ricordo di un Bologna-Borussia Dortmund in amichevole estiva, in quell’anno avevamo fatto anche una partita con il Liverpool: le abbiamo beccate tutte e due in Champions. Sono emozioni belle perché pensavo tra me e me che non sarei mai arrivato a quei livelli invece la vita ti dimostra che con il duro lavoro e con il sacrificio si può ottenere tutto. Da quel giorno di strada ne abbiamo fatta e chi è rimasto si porta dietro i ricordi del lavoro svolto. Sono orgoglioso, partite di queste livello non capitano spesso e vogliamo godercela.
Conosco un lato di Michel che non conoscete: è un po’ pazzerello. Sono parecchi anni che è qui con noi, sono contendo di averlo in squadra. Peccato che non ci possa dare una mano perché è infortunato. Lui è un tutto fare e uno come lui serve sempre in squadra: ricordo che a volte ha giocato anche al mio posto, giusto per farvi rendere conto.
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