Skorupski 6,5: Se il risultato resta per gran parte del match in equilibrio lo si deve ai suoi guantoni. Decisivo con le parate di puro istinto su Colombo nella prima frazione e su Mota ad inizio ripresa. 

De Silvestri 6: Rispetto all'assente Posch bada più alla fase difensiva che a quella offensiva. Si perde Mota sul gol del vantaggio brianzolo, ma per fortuna l'offside lo grazia. Dal 13' st Corazza 6: Il baby 2004 entra a destra in una mattonella non propriamente sua ma non sfigura e fa buona guardia.

Beukema 6,5: Ancora una prova di solidità per l'olandese che, pur cambiando il partner al suo fianco, alza la saracinesca e lascia le briciole a Colombo.

Calafiori 6,5: Ottimo debutto da titolare per il difensore romano ex Basilea chiamato a rimpiazzare l'infortunato Lucumì. In fase d'impostazione è spesso e volentieri il primo playmaker di Motta mostrando un sinistro delizioso. In difesa, insieme a Beukema, non concede nulla a Colombo e Maric.

Lykogiannis 6,5: Torna titolare 32 giorni dopo l'ultima apparizione in trasferta allo Juventus Stadium e non fa rimpiangere il danese Kristiansen che fin qui aveva ben figurato. Bene sia in fase di contenimento sia in fase di propulsione, dove sforna diversi cross velenosi e troverebbe anche l'assist vincente per Ferguson (annullato dal fischio arbitrale di Pezzuto). Dal 13' st Kristiansen 5,5: Il suo ingresso toglie qualche certezza alla retroguardia gialloblù perché, complice il buon impatto sul match di Vignato, dalla sua parte arrivano tutti i pericoli finali del Monza.

Aebischer 6: Ancora una prestazione positiva per l'ormai imprescindibile pupillo di Thiago Motta che oltre alla solita quantità oggi si arma di bacchetta e dirige la manovra rossoblù.

El Azzouzi 7: Il marocchino classe 2001 dopo sei gare (ci mettiamo anche quella di Coppa Italia con il Cesena) passate a studiare i professori Dominguez e Freuler, nelle quali Motta gli ha concesso solo scampoli di gara, abbandona penna e taccuino e sale in cattedra come un veterano. In fase d'interdizione legge qualsiasi palla graviti dalle sue parti: se il 70 % della superficie terrestre è coperta d'acqua, il restante 30% da lui.

Orsolini 5: Complice il turnover Motta torna a dargli fiducia dal primo minuto ma lui non lo ripaga. Viene ammonito dopo 11' quando è costretto a stendere Mota lanciato in porta. Alla mezzora poteva fare meglio con il mancino e invece esalta i riflessi di Di Gregorio. Da lui ci si aspetta decisamente di più. Dal 13' st Ndoye 5,5: Qualche sgasata delle sue fa ballare la difesa brianzola ma ancora una volta risulta poco concreto e deciso nelle scelte finali.

Ferguson 6: Peccato per quell'urlo di gioia strozzato in gol quando, di testa, aveva insaccato il cross di Lykogiannis ed aveva portato in vantaggio il Bologna. Per il resto lo scozzese mette in campo una prova sufficiente. Prezioso nel primo pressing sui portatori di palla biancorossi che spesso e volentieri inibisce Pessina.

Karlsson 5: Prova impalpabile del fantasista svedese. La prova odierna conferma il calo che già si era visto con il Napoli. Dal 13' st Saelekaekers : Avremmo voluto scrivere che mentre voi state leggendo queste pagelle, i giocatori brianzoli erano ancora sul terreno dell'U-Power Stadium che cercavano di acciuffarlo. Tuttavia ci ha pensato lui a farsi prendere quando il rosso dell'arbitro lo spedisce dritto negli spogliatoi. Comunque resta l'ingresso positivo del belga che con dribbling, sterzate e giocate fantasiose dà quel guizzo di imprevedibilità che serviva al Bologna. Peccato per l'ingenuità che gli farà saltare il match con l'Empoli.

Zirkzee 6: Il più positivo degli avanti rossoblù. Non trova molti spazi nella morsa dei tre colossi brianzoli ma si sbatte molto per cercare il guizzo e servire i compagni. Dal 30' st Van Hooijdonk 6: Ci prova sul palla franca che, di fatto, è l'unica palla a sua disposizione. Ci mette tanta voglia e seppur con pochi minuti a disposizione fa capire a Motta che quando Zirkzee avrà bisogno di rifiatare lui c'è.

All. Thiago Motta 6: Terzo pareggio a reti bianche consecutivo. Benissimo la fase difensiva, ma l'attacco è troppo sterile. Nella prima frazione i suoi giganteggiano con il possesso palla ma non verticalizzano quasi mai. Al netto del gol di Ferguson annullato, la sua squadra crea troppe poche occasioni dalle parti di Di Gregorio.

 

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