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Bologna, Prandelli: “Motta? Credo che oggi sia il numero uno in Italia”

Cesare Prandelli è stato il primo allenatore di Thiago Motta in Nazionale. Il nome dell’italo brasiliano comparve nella lista dei convocati per l’amichevole Germania-Italia nel febbraio del 2011, da quel momento Prandelli ebbe la possibilità di conoscere Thiago da più vicino. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex c.t. della Nazionale Italiana ha parlato dello stile di gioco dell’allenatore del Bologna sottolineando le sue caratteristiche moderne e innovative.

Thiago Motta, Bologna

Un calcio concettuale

Ciò che ha colpito maggiormente Cesare Prandelli del Bologna di Motta è stato il concetto di gioco.

Thiago lavora sui concetti di gioco e non sulle situazioni ripetute, schematiche, di quelle per intenderci che se ti va male uno schema salta tutto. Non è un calcio schematizzato ma un calcio concettuale. E ogni giocatore in possesso ha 3-4 possibilità differenti. Mi spiego: chi ha la palla riesce ad avere due passaggi possibili e sicuri ai propri fianchi ma anche uno in profondità breve o lunga. Lo capisci per bene guardando la sua squadra dall’alto: ed è anche per questo che le avversarie non hanno ancora capito come funziona il suo gioco, perché sono tante le soluzioni, i cambi di ruolo, l’occupazione dei settori. Vero è che qualche schema lo ha anche lui, ma non è mai uguale a sé stesso. Per questo, per me, Thiago è il vero innovatore del campionato

Numero uno in Italia

Oltre ad elogiare il suo stile di gioco, Prandelli ha dichiarato che secondo lui in questo momento Thiago Motta rappresenta il top degli allenatori nel calcio italiano.

Anche la sua costruzione non è sempre finalizzata all’uscita e basta ma sempre alla verticalità: basta vedere come riempie, giostrando gli uomini da una posizione all’altra, la metà campo altrui. La stessa rotazione del triangolo di mezzo, in costante movimento, è un altro concetto. Credo che lui oggi sia il numero uno in Italia. Poi, il pressing dei suoi uomini: non opera di due o tre ma tutti. Un corpo unico. E’ giovane ma ha già concetti innovativi. Non segue le mode: va dritto per la sua strada

Sul futuro rossoblù di Thiago Motta

A fine intervista l’ex c.t. degli Azzurri ha detto la sua sull’eventuale permanenza di Thiago sotto le Due Torri.

Bhe, non so. Vedo però che la città sta godendo davvero, che il club valorizza i propri investimenti fatti bene e che magari ci sarà uno sbocco in Europa. Successe anche a me in passato, ero convinto che con quella Fiorentina costruita negli anni si potesse andare molto avanti. E rimasi.

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