Passata in rassegna la Nations League è di nuovo tempo di buttarsi a capofitto sulla Serie A. A questo proposito una delle partite più interessanti da seguire nel prossimo weekend sarà quella tra la Lazio di Marco Baroni ed il Bologna di Vincenzo Italiano.
Entrambe le squadre arriveranno alla sfida dell’Olimpico sull’onda dell’entusiasmo, forti di una serie di risultati positivi. Ambedue vorranno perciò confermarsi domenica alle 20.45.
I capitolini si schierano con l’ormai noto 4-2-3-1, che però in fase di possesso muta portando diversi giocatori nella trequarti offensiva. Infatti in questa fase si configura un 3-1-4-2 o un 3-4-3, andando a formare un triangolo basso con l’arretramento di Guendouzi al fianco dei centrali che comporta che il vertice di questo triangolo sia Rovella, pronto a ricevere gli scarichi. A questo proposito risultano molto interessanti le grafiche e le analisi di assoanalisti.it.
In questo modo si concede l’avanzamento di Nuno Tavares nella linea dei trequartisti, vicino a Zaccagni, con cui puo’anche interscambiare la posizione sfondando centralmente o in corsia, Dia e Marusic, che ha conseguentemente alzato la sua posizione. Le corsie laterali sono quindi fondamentali per lo sviluppo del gioco: sia per sfruttare le caratteristiche nell’uno contro uno dei propri esterni, ma anche per favorire le sovrapposizioni del terzino, soprattutto della freccia porteghese, già a quota 8 assist. Tuttavia questa risorsa non sarà disponibile nel match di domani sera, visto che il portoghese è costretto a dare forfait per infortunio.
Proprio per questo sarà fondamentale anche l’apporto degli esterni rossoblù in fase difensiva, che dovranno cercare di non far sviluppare troppi miss-match, aiutando i terzini.
Nonostante sia la fase offensiva a rubare l’occhio della Lazio di Baroni, quella difensiva costituisce il segreto degli ultimi risultati. Il 4-2-3-1 iniziale si compatta con un 4-4-2 con l’avanzamento della posizione di Dia al fianco di Castellanos.
Il tutto andando a formare uno schieramento compatto senza effettuare una pressione feroce, ma bensì uscendo sull’uomo di riferimento per poi ricompattarsi dietro la linea del pallone andando a riformare il 4-4-2. Diversa la situazione, se come sembra, dovesse giocare Vecino al posto di Dia dal primo minuto. In questo modo i biancocelesti, rafforzerebbero la mediana passando al 4-3-3.
Da parte del Bologna servirà quindi un giro palla rapido per cercare un pertugio, senza sbilanciarsi troppo per evitare le ripartenze letali dei biancocelesti.
In virtù di quanto segnalato, ho evidenziato i tre calciatori della Lazio che potrebbero mettere maggiore apprensione alla squadra rossoblù: Zaccagni, Castellanos e Vecino.
Sui primi due ho in parte parlato in precedenza. L’uno contro uno del 10 dei capitolini, potrà mettere a dura prova i laterali di Italiano, Castellanos invece potrebbe rappresentare un’insidia, sia per la rapidità di esecuzione ma anche per i continui movimenti che potrebbero far staccare dalla linea uno dei due centrali, lasciando uno spazio da riattaccare per i compagni.
Gli inserimenti di Vecino saranno sicuramente da monitorare, visto che sono la specialità della casa dell’uruguagio. Se non venissero seguiti con i tempi giusti, potrebbe essere un problema.
La sfida alla Lazio sarà certamente un bel banco di prova per Italiano e il suo Bologna. I rossoblù hanno iniziato a carburare e non hanno intenzione di fermarsi.
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