Comincia domani il viaggio della Virtus Bologna alle Final Eight di Coppa Italia, che vedrà le V nere impegnate nei quarti di finale contro Reggio Emilia. L'ultimo scontro tra le due compagini è stato il 7 gennaio in campionato ed ha visto gli uomini di Priftis prevalere per 72-66 al PalaBigi. Ma oggi è un'altra storia e i ragazzi di Banchi arrivano carichi a questo appuntamento, forti di 3 vittorie nelle ultime 4 tra campionato e Eurolega, e pronti a combattere per il trofeo come affermato dal patron Zanetti. A stimolare squadra e tifosi ci ha pensato Isaia Cordinier, uno dei maggiori protagonisti della stagione delle V nere, che si è raccontato cosi al Resto del Carlino; di seguito le sue parole.

Cordinier
Isaia Cordinier (ph. Virtus Bologna)

Le sue parole sugli impegni di Coppa Italia

La Final Eight è una competizione molto dura dove giochi 3 partite in pochi giorni. Bisogna affrontarla con una condizione mentale nuova perché ogni errore può essere quello decisivo. Non hai la possibilità di rimediare: se perdi vai casa e anche se vinci in un tempo brevissimo devi azzerare tutto perché nella gara successiva devi comunque dare il massimo. Questo approccio non dipende solo dall’avversario, come abbiamo imparato a nostre spese l’anno scorso, ma dipende soprattutto da quanto riesci a restare dentro alla competizione con la testa e con il fisico.

Sul percorso fatto finora in stagione

Siamo una squadra diversa rispetto a quella passata. Probabilmente siamo più consapevoli di quelli che sono i nostri mezzi e da domani vogliamo confermare quello che abbiamo fatto fino a qui. La Coppa Italia è una competizione che il club vuole vincere ed è da tanti anni che la Virtus non la vince, per cui sarebbe importante per tutto l’ambiente che tornassimo a casa da Torino con questo trofeo sul pullman.

Sulla grande disponibilità della squadra

Questo aspetto è un tratto caratteristico della nostra identità perché ognuno di noi sa di poter dare il suo contributo. La nostra chimica è molto duttile e questo fa sì che in base alla partita ci sia chi dà qualcosa in più e chi qualcosa in meno. Siamo una squadra che sul campo prova a esprimere i concetti che il nostro allenatore ci trasmette e a seconda dell’avversario c’è chi ci riesce di più e chi meno.

Il suo contributo in squadra

In realtà sono ancora in una fase dove devo ancora restituire quello sto ricevendo. Qui ci sono tanti giocatori che in carriera hanno vinto titoli importanti e che ogni giorno mettono al servizio della squadra il loro vissuto. Io cerco di ripagare questa loro fiducia facendo quello che mi viene chiesto al meglio delle mie possibilità.

Sui dubbi estivi

La riflessione c’è stata da entrambe le parti. Io dovevo capire se la Virtus era il posto migliore per me e il club stava valutando se io ero il giocatore di cui aveva bisogno. Abbiamo condiviso questi aspetti e fortunatamente per tutti io sono qui.

Futuro in NBA?

Le voci di febbraio sono quelle che poi vengono puntualmente smentite. Io sono un professionista che ama la Virtus e per questo motivo adesso penso solo alla Coppa Italia e poi a finire la stagione nel migliore dei modi tra campionato ed Eurolega. Sarei molto felice se la Nba bussasse alla mia porta, ma preferisco concentrarmi sulle cose concrete che perdere tempo con le ipotesi.

Sul rapporto con coach Banchi

Quello che ha fatto Banchi con noi è stato straordinario: ha utilizzato al meglio le nostre qualità senza togliere nulla a nessuno e valorizzando il gioco di squadra. Fin dal primo giorno abbiamo sentito che si fidava di noi.

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