L'ex allenatore del Bologna e attuale Presidente dell'"Associazione Italiana Allenatori" ha rilasciato un'interessante e corposa intervista al quotidiano “La Repubblica”, dove ha parlato del tecnico Thiago Motta, che tanto bene sta facendo da quando è stato ingaggiato da Joey Saputo, ma anche del difficile rapporto con la stella della squadra, ovvero Marko Arnautovic, e infine di Giovanni Sartori, responsabile dell'area tecnica del club rossoblù.

Renzo Ulivieri, le sue dichiarazioni

 

THIAGO MOTTA: "Ha saputo coinvolgere tutti. Credo sia entrato nella mente dei giocatori, ma anche nei loro cuori. Il Bologna ha una filosofia di gioco molto chiara. Occorrono anni per imprimerla, si sente dire a volte, invece lui ha impiegato davvero poco. Credo che abbia anche avuto la fortuna di trovare giocatori adatti alle sue idee, e di sicuro gli ha giovato la lunga pausa del Mondiale”.

EVOLUZIONE NEL CALCIO:Ai miei tempi quelli più bravi fra noi lavoravano per schemi, oggi si parte dai principi. Il calcio evolve di continuo, ora si ragiona in termini di occupazione degli spazi: c’è uno spazio libero? Lo vado ad occupare e attacco volendo anche con i centrali difensivi, che si alzano, e magari s’allargano e vanno a crossare, e i terzini entrano dentro. Noi attaccavamo per linee verticali”.

ARNAUTOVIC: “Non solo con Baggio, quelli con Cecconi li avete dimenticati? Ma il calcio è questo, gli attaccanti fanno sognare e fanno discutere, prendete Spalletti con Totti. Ma credetemi, non c’è un allenatore che rinunci al suo attaccante per far prevalere se stesso. Marko ha dato tanto al Bologna, è un grande giocatore, ma è stato condizionato da tanti piccoli problemi, se il Bologna fosse in emergenza sarebbe rientrato prima, ma l’emergenza, per fortuna, non c’è”.

SARTORI: “Sartori è stata una grande scelta, sportivamente parlando in carriera ha fatto miracoli e senza mai lavorare al Real Madrid. Miracolo per lui è una parola adatta. È un dirigente che ha grandissimo occhio, che sa pescare giocatori di talento sconosciuti, ed è la strada che deve percorrere il Bologna, provando a tenere i migliori, o quelli giusti, perché poi anche la Fiorentina, per dirne una, Chiesa e Vlahovic li ha venduti. Sapete quanto tenga al Bologna, non credo si possa pensare di vincere scudetti, ma con un po’ di pazienza credo che in talune annate il Bologna possa anche riuscire ad arrivare dopo le primissime”.

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