Il contributo più grande che Thiago Motta ha dato alla squadra da quando è arrivato non è un qualcosa che si può vedere sulla classifica o nelle statistiche. Non è l’ottavo posto in concomitanza con la Fiorentina (che già di per sé è un ottimo traguardo). Non sono i gol fatti, i pochi gol subiti. Il contributo più grande che il mister italo-brasiliano ha portato in Emilia è la mentalità. La mentalità di, dopo un pareggio con la Juventus – ed era già successo contro il Milan – pensare più ai due punti persi che al punto guadagnato.
Ed è per questo che diventa importante trattenere Thiago Motta. Come ricorda l’edizione odierna della Repubblica, non è tanto il contratto a essere un problema (Thiago a settembre firmò un biennale) ma quanto le ambizioni di altri club di portarselo via. É dunque compito di Saputo e Fenucci in primis convincerlo della bontà del futuro del progetto rossoblu. Finisce l’anno e poi se ne riparlerà, questo è poco ma sicuro.
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