Si muove il tabellone per la prima volta con una bomba di Amato, due tiri liberi e una tripla di Italiano sono la risposta degli ospiti che si portano in vantaggio. Nei primi 5’ è un continuo sorpasso e controsorpasso, finché la Fortitudo dal +5 va a -4. Passata la metà dei primi 10’ le difese si allargano ed è più semplice trovare canestro, Milano così riesce a mettere delle triple importanti e volare sul 24-17 a termine del primo quarto. 

Nel secondo i padroni di casa cercano di tenere le distanze, ma i ragazzi bianco-blu infilano un parziale di 12-4 che li rimette a contatto con gli avversari, coach Villa perciò decide di chiamare time-out. Al rientro il gioco dell’Urania torna ad essere funzionale da fuori l’arco e nel giro di un orologio va sul +8, questa volta è coach Dalmonte a dover chiamare time-out. Aradori nel finale della prima metà prova a caricarsi la squadra sulla spalle, toccando la doppia cifra (14) prima dei 20’ e portando il risultato sul -1. All’intervallo il tabellone dice 43-42. 

Torna a mettere il naso avanti la Fortitudo nella ripresa, ma dura poco, Amato sale in cattedra e diventa una minaccia per la difesa ospite che nell’essere troppo lenta nelle rotazioni, prende delle triple da ogni lato del campo. 12 punti di fila del numero 6 di Milano porta i padroni di casa in vantaggio di doppia cifra, toccando il massimo vantaggio sul +13. A termine terzo quarto il punteggio è 70-61.

Inizia l’ultimo atto e la Effe prova rosicchiare punti all’Urania, tocca il -5 e obbliga la panchina avversaria a parlarci su. Come nel primo tempo, nel giro di poco si ritorna con 10 punti di differenza fra le due squadre e Dalmonte deve ricorrere allo stop di un minuto. La reazione non c’è e nel lento terminare della partita, la prestazione sottolinea sempre più il merito dei padroni di casa. Finale 87-79

 

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